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Scuola - Appello al Consiglio Scolastico


Le organizzazioni regionali sindacali scolastiche Flc Cgil, Savt École e Snals, in vista della
prossima riunione fissata per oggi,  3 giugno 2016, chiedono ai componenti del Consiglio Scolastico
Regionale della Valle d'Aosta di soprassedere a qualunque decisione possa avere una ricaduta
importante sul mondo della scuola già a partire dal prossimo settembre 2016, quale l'avvio della
sperimentazione dei nuovi adattamenti.

Le Organizzazioni Sindacali ritengono infatti che vadano analizzati ed approfonditi i documenti redatti dai collegi docenti delle istituzioni scolastiche e contemporaneamente venga effettuata un'ulteriore analisi delle ricadute sul sistema d'istruzione, sia per gli alunni sia per i docenti.

Al proposito, Flc Cgil, Savt École e Snals ribadiscono le gravi preoccupazioni per:

  • la mancanza di chiarezza da parte dell'Amministrazione regionale sulla disponibilità delle risorse umane e finanziarie. L'Assessore Rini ha comunicato di aver richiesto ai Dirigenti scolastici di redigere durante l'estate un piano di fattibilità della sperimentazione in ciascuna scuola; prima di avviare qualsiasi sperimentazione/innovazione/ricerca-azione nelle aule, è logico e necessario avere una premessa chiara e comunicata in modo trasparente e capillare a tutte le parti interessate, ossia famiglie, alunni e corpo insegnante  e che non sarà possibile attuare tutto questo nei prossimi tre mesi, già occupati da scrutini, esami di Stato, corsi di recupero e dalle altre attività richieste per assicurare il regolare inizio dell’anno scolastico 
  • la mancata definizione dei livelli minimi essenziali da raggiungere. È infatti indispensabile definire le richieste sugli obiettivi che gli alunni dovranno raggiungere. Il tema della valutazione degli alunni, dei docenti, dei dirigenti scolastici, dell'istituzione scolastica e dell'intero sistema scolastico valdostano è infatti prioritario, anche rispetto alle prospettive di adeguamento della Legge 107 in ambito regionale.

Non è possibile, mentre si vuole introdurre l'ambizioso progetto di una scuola valdostana
plurilingue, trascurare il tema della dispersione scolastica, che purtroppo ci vede tra i primi posti in
Italia. La mancanza di una strategia per l'inclusione degli alunni svantaggiati nel nuovo assetto
ipotizzato non può che generare allarme, in quanto obiettivo di una scuola di qualità è quello di
includere e non certo di disperdere.

La sperimentazione dei nuovi adattamenti è strettamente connessa all'adattamento della riforma scolastica in ambito regionale e non è possibile procedere per tentativi unilaterali su temi così pregnanti per il futuro delle nuove generazioni e dell'intera comunità valdostana.

Articolo del 03/06/2016

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