Solidarietà delle Organizzazioni Sindacali della Scuola ai docenti dell'Istituzione Martinet
Le Organizzazioni Sindacali della Scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals, esprimono la loro solidarietà ai docenti dell’Istituzione Martinet che nelle scorse settimane, loro malgrado, si sono visti coinvolti in una pretestuosa polemica finalizzata a strumentalizzare, per altre ragioni, il lavoro della scuola.
Un insegnante ha proposto agli alunni la produzione di un testo argomentativo legato ad un tema di stretta attualità. Si è trattato di una attività didattica ordinaria prevista anche dalle indicazioni nazionali 2012, che invitano a sviluppare nei ragazzi le capacità critiche e di argomentazione del proprio punto di vista. Per lo svolgimento del compito è stato fornito ai ragazzi del materiale (articoli di giornale, pareri di esperti, documenti statistici) su cui riflettere. Tale materiale, come avviene sempre, riportava una pluralità di opinioni e pareri fra loro molto diversi proprio per evidenziare tutte le posizioni in merito all’argomento.
La scelta del docente è stata invece interpretata come esplicita propaganda a favore di una precisa posizione politica, dimenticando che anche i libri di testo di storia, ad esempio, possono presentare documenti orientati politicamente, che sono fatti studiare proprio per educare gli studenti a riconoscerli come tali e ad analizzarli in modo critico.
Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals richiamano tutti all’importanza di difendere la libertà di insegnamento degli insegnanti.
Abbiamo da poco celebrato la “Giornata della memoria” istituita dalle Nazioni Unite nel 2005 per ricordare lo sterminio nazista, in quegli stessi anni nel nostro paese ai docenti per poter svolgere la loro professione venne richiesto il giuramento di fedeltà al fascismo. Quanti si rifiutarono persero la cattedra. Forse anche per questo la nostra Costituzione ha ritenuto utile tutelare la libertà di insegnamento, una libertà che le Organizzazioni Sindacali sostengono con decisione, a fianco di tutti i docenti attaccati solo per aver svolto il compito affidato loro dall’ordinamento scolastico.
Articolo del 30/01/2017
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