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Spi Cgil - Un Direttivo sulla Previdenza


"Il Sindacato è chiamato ad affrontare la sfida del cambiamento e dell’innovazione, come sfida di verità contro l’idea faziosa che il Paese stenta a rinnovarsi per il conservatorismo e il corporativismo sindacale.
Da un verso la politica del Governo, dall’altro quella di Confindustria, che tendono a mostrare la nostra incapacità a comprendere i mutamenti sociali ed economici, avvenuti in questi anni di crisi, per isolarci ed indebolire la nostra capacità di rappresentatività e di rappresentanza"
così Gaetano Maiorana, Segretario Generale dello Spi Cgil della Valle d'Aosta, aprendo ieri i lavori del direttivo regionale.

"Abbiamo bisogno di uno scatto di orgoglio e di ripresa di iniziativa - continua Maiorana - oggi il Paese necessita di un nuovo e rinnovato sistema di relazioni politiche e sociali. È necessario costruire rapporti, tutele, protezioni, insieme ai lavoratori, aprendo una vera e propria fase di dibattito, di confronto con i lavoratori e i pensionati per conoscere i nuovi bisogni e i nuovi diritti che derivano dai cambiamenti.
Un sindacato che trova nella ridefinizione del welfare lo scopo della azione confederale. 
Uno stato sociale che parte dai bisogni, dai cambiamenti profondi della società mettendo al primo posto il costante aumento dell’invecchiamento della popolazione".

Il segretario parla di uno Spi come vera novità sociale 

"Siamo sul territorio, a contatto diretto con le persone, quindi con i bisogni per provare a dare risposte a tutte le necessità.  La contrattazione sociale è dunque la nuova risposta confederale del nuovo sindacalismo. È nella contrattazione sociale che si può esercitare il ruolo della rappresentanza.
Il nostro compito è tenere insieme l’universalismo dello Stato sociale e la Territorialità"

Quattro i temi emersi su cui lo Spi Cgil della Valle d'Aosta focalizzerà ancora di più il suo lavoro:

  1. La tenuta del sistema sanitario nazionale e il suo universalismo, in rapporto ai governi regionali della salute.
  2. L’intreccio inevitabile tra assistenza e sanità, domiciliarità, residenzialità,  servizio badanti, ruolo degli specialisti sia sanitari che assistenziali.
  3. Il sistema previdenziale in tutte le sue accezioni, sia verso i lavoratori e le nuove generazioni, sia verso i pensionati.
  4. Sistema fiscale: parificazione fiscale, detrazioni applicate ai due tipi di reddito diverse tra lavoratori e pensionati

Presente alla mattinata di lavori anche il Segretario Nazionale Spi Cgil , responsabile del dipartimento previdenza, Sergio Perino che sul tema delle pensoni è stato chiaro "va modificatala legge Fornero, soprattutto dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ristabilisce il principio di diritto ingiustamente violato dalla legge Monti-Fornero che aveva terremotato il sistema pensionistico italiano".

"In pratica - spiega Perino - si conferma quello che noi abbiamo sempre denunciato, e cioè che per fare cassa è stata introdotta una sorta di tassa pa­trimoniale sui redditi da pensione che non ha solo effetti temporanei, ma che si trascina nel tempo comportando una decurtazione permanente dell’importo della pensione stessa".

Gli articoli violati della Costituzione sono:

  • il 36, comma 1"Il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa";
  • il 38, comma 2: "I lavoratori hanno diritto che siano preveduti e assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria".

Ma la motivazione della bocciatura sta anche in un passo cruciale della sentenza "L'interesse dei pensionati, in particolar modo di quelli titolari di trattamenti previdenziali modesti, è teso alla conservazione del potere d'acquisto delle somme percepite, da cui deriva in modo consequenziale il diritto a una prestazione previdenziale adeguata".

Dopo la sentenza "è stato avviato, a fatica, un tavolo di confronto con il Governo - conclude il Segretario Nazionale - per affrontare il sistema di rivalutazione e superamento dei blocchi, il rafforzamento della base di calcolo della pensione, raddoppiando le risorse destinate dal decreto del governo dopo la sentenza. Bisogna ricostruire il meccanismo di rivalutazione a carattere orizzontale garantendo la copertura al 100% sino a sette volte il minimo".

 

 




 




Articolo del 17/10/2015

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