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1° Maggio - Falcomatà 'Chiediamo di Aprire un Confronto Vero e Costruttivo sul Futuro della Valle'


Cgil, Cisl, Savt e Uil si sono ritrovate, ieri, a Verrès, come da tradizione, per Festeggiare la Festa dei Lavoratori.Un primo maggio non certo all'insegna dell'ottimismo quello di quest'anno in Valle d'Aosta come ha sottolineato il Segretario Generale della Cgil Valle d'Aosta Domenico Falcomatà nel suo discorso “I dati ci dicono che la crisi economica è grave anche da noi. Anzi, in alcuni casi la situazione è ancora peggiore rispetto alle Regioni vicine. Un tasso di disoccupazione quasi triplo rispetto ai livelli pre-crisi (nel 2007: 3,2% ora 8,9%). Gli occupati sotto i 45 anni si sono ulteriormente ridotti, stanno aumentando le assunzioni a part-time, mentre continua la caduta dell’occupazione maschile. Sono molto preoccupanti le difficoltà occupazionali per i lavoratori compresi tra i 15 e i 34 anni, che nel corso della crisi hanno perso il lavoro e non lo ritrovano. È, anche, aumentato il numero di coloro che il lavoro non lo cercano più e non studiano” un dato su cui il Sindacto punta i riflettori è quello sui Voucher che stanno “aumentando in maniera esponenziale. Pensati come uno strumento limitato ad alcune categorie e particolari situazioni lavorative, utile a far emergere il lavoro sommerso, i voucher hanno visto estendersi il loro ambito di utilizzo, sia in termini di settori che di soggetti coinvolti. A livello nazionale il loro utilizzo è letteralmente esploso durante la crisi e la Valle d’Aosta non ha fatto eccezione. Con un valore assoluto di 460.000 voucher venduti nel 2015 contro i 610 del 2008. La nostra preoccupazione è che i voucher, contrariamente a quanto previsto, stiano sostituendo forme contrattuali che offrono maggiori garanzie, come il contratto di lavoro a chiamata o i contratti part-time”.

Una Valle d’Aosta che non ha mai vissuto una fase così difficile, una crisi economica che ha colpito tutti i settori produttivi.

“La crisi ha toccato e sta toccando tutti i settori produttivi – continua Falcomatà – dopo quello metalmeccanico, l’edilizia e il settore alimentare (Lavazza e Feletti) senza che vi siano significative controtendenze. Sono, ormai, molti, troppi i posti di lavoro persi e non recuperati. La Giunta regionale sta approntando nuovi interventi per affrontare le difficoltà dei settori produttivi. Vorremmo effettivamente come sindacati monitorare le conseguenze di tali interventi, ridando al confronto con le istituzioni un valore concreto e non solo formale. Le difficoltà riguardano altri aspetti di grande rilievo” e sul bilancio regionale “Un bilancio regionale con risorse sempre più ridotte che ha portato in tre anni a tagli del 34% sul welfare e con riduzioni importanti su istruzione universitaria e cultura. Nessuno deve dimenticare che l’abbandono scolastico ha in Valle il valore più alto d’Italia. Il bilancio di previsione del 2016 ha previsto tagli in tutti gli ambiti di intervento con una pesantezza mai verificatasi finora, passando, così, da una discutibile distribuzione di risorse a tutti e per tutto ad una preoccupante riduzione di interventi sul piano sociale”.

Una situazione che sta aggravando anche il fenomeno della povertà.

“Ormai il grave fenomeno della povertà, anche per chi ha lavori fragili, è presente nella nostra regione. Il reddito d’inclusione recentemente attuato dalla Giunta regionale, saprà dare delle risposte a chi si trova in condizioni sociali molto difficili? Chiederemo di poter fare una precisa verifica sulle domande presentate e accolte e relativi effetti. Le criticità della Valle d’Aosta riguardano anche i gravi ritardi e insufficienze nelle infrastrutture. Ne sono un clamoroso esempio: l’agonizzante linea ferroviaria (ultimo esempio la chiusura della linea Aosta-Prè st Didier). La chiusura da anni di fatto dell’aeroporto di Saint Christophe; interventi di mantenimento del territorio sempre più deboli. Il tipo di società valdostana a cui tutti, nel bene e nel male, eravamo abituati da tempo non c’è più!
Questa considerazione dovrebbe portare tutti i soggetti sociali e politici a confrontarsi in modo costruttivo e trasparente sul futuro della nostra regione, uscendo da logiche meramente corporative e difensive”.

“Chiediamo a tutti - ha concluso il Segretario - il coraggio di aprire un confronto vero sulle prospettive sociali ed economiche della nostra regione, la cui salvaguardia non passa solo dalla difesa delle prerogative statutarie ma anche dalla capacità di parlare in termini collettivi di sviluppo e modernizzazione. È questo il messaggio che vogliamo mandare alla Valle d’Aosta con questo primo maggio”. 

Articolo del 02/05/2016

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