CGIL Valle d'Aosta
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Segreteria CGIL valle d'Aosta

Chi siamo

La Confederazione Generale Italiana del Lavoro è un'associazione di rappresentanza dei lavoratori e del lavoro. È la più antica organizzazione sindacale italiana ed è anche la maggiormente rappresentativa, con i suoi circa 6 milioni di iscritti, tra lavoratori, pensionati e giovani che entrano nel mondo del lavoro.

La CGIL svolge un importante ruolo di protezione del lavoro dal libero e incondizionato funzionamento del mercato. Lo fa attraverso l'opera incessante di costruzione e ricostruzione della solidarietà nel lavoro e tra i lavoratori, attraverso la pratica quotidiana fatta dall'impegno concreto di rappresentanza e di contrattazione. Quando è nata nel 1906 - ma le prime Camere del lavoro risalgono al 1891 - aveva duecentomila aderenti. Da allora ha mantenuto la doppia struttura: verticale, costituita dalle federazioni di categoria, e orizzontale, attraverso le Camere del lavoro. Attualmente le categorie nazionali sono 13 mentre le Camere del lavoro in tutto il territorio nazionale sono 134.

La CGIL nazionale ha sede a Roma nella storica sede di Corso d'Italia 25. La sua storia è profondamente intrecciata alla storia del Paese: stipula, attraverso le organizzazioni di categoria, i contratti di lavoro e svolge allo stesso tempo un'azione di tutela, finalizzata a difendere, affermare e conquistare diritti individuali e collettivi, che vanno dai sistemi di welfare ai diritti sul posto di lavoro.

La CGIL è affiliata alla Confederazione Europea dei Sindacati (Ces) e alla Confederazione Internazionale dei Sindacati (Ituc-Csi). L'attuale segretario generale è Susanna Camusso, eletta il novembre 2010.


La nostra storia

La storia della Confederazione Italiana del Lavoro in Valle d’Aosta comincia il 1°gennaio 1905, come è testimoniato dallo Statuto e dal programma della Camera del Lavoro di Aosta. Tale scelta era in sintonia con ciò che maturava nel movimento operaio italiano e, comunque, rappresentò un primo riferimento per alcuni settori lavorativi, specie l’edilizia e la panificazione. Del resto, in Valle i fermenti sociali erano tutt’altro che assenti. Nel 1904 a Pont-Saint-Martin, dove la presenza industriale era più vivace, nasce ad opera del socialista Darò una embrionale Camera del Lavoro in contatto con quella di Torino, una delle prime sorte in Italia con le consorelle di Milano e Piacenza. Anche il movimento mutualistico, quale prima forma di associazionismo operaio, si diffuse in Valle, radicandosi nel tempo.

L’effettiva rivoluzione industriale attecchì in Valle in concomitanza con la prima guerra mondiale. La necessità di sfruttare tutte le materie prime esistenti e la sempre maggiore importanza dell’energia idroelettrica spinsero molte aziende ad installarsi in Valle, per poter fronteggiare una domanda di commesse belliche sempre più forte. Così, al termine della Grande Guerra, il proletariato industriale toccava in Valle le 6.000 unità, superando quell’anemia sociale che aveva fino ad allora impedito il formarsi di una tangibile organizzazione di massa. A Giuseppe Nicolo, operaio proveniente da Torino e assunto dalla Società Ansaldo, assieme a Poggianti per la Fiom e a Zanetto per gli edili, si deve la ricostituzione della Camera del Lavoro di Aosta, nonostante la contrarietà di quella di Torino, di cui divenne una delle sette “succursali” con Condove, Pinerolo, Ciriè, Rivarolo, Chivasso e Ivrea, nel marzo del 1920, ovvero in pieno “biennio rosso”.

La chiusura della Camera del Lavoro di Aosta ad opera dello squadrismo fascista il 1°novembre 1922 non significò tuttavia la cancellazione definitiva di un’esperienza, nonostante la dispersione di tutto il gruppo dirigente che l’aveva fatta rinascere nel 1920. Durante il ventennio fascista molti futuri quadri sindacali, per lo più di origine valdostana, maturarono politicamente nell’emigrazione, altri all’interno della Cogne, per emergere poi con il crollo del fascismo ed entrambi seppero riannodare, nella Resistenza, quei fili rossi che nel 1947 portarono alla riorganizzazione ufficiale della CGIL in Valle d’Aosta. Questo nuovo quadro sindacale, dopo il gravoso ma entusiasmante compito di ricostruire il sindacato, sarà chiamato, dopo una breve parentesi unitaria, a sostenere il durissimo scontro politico e sindacale che si sviluppò nella fase di ricostruzione del paese e della Valle.

Per tutti gli anni ’60, la CGIL è stata indubbiamente l'organizzazione sindacale con le maggiori preferenze nelle elezioni per i rinnovi delle CI in tutti i settori. Anche alla Cogne, la FIOM mantenne il primato tra gli operai, a dispetto dei continui tentativi di ridimensionare la sua credibilità ed il suo ruolo da parte della Direzione Aziendale. Alla fine degli anni ’60, anche sull’onda del cosiddetto “boom economico”, alle crescenti difficoltà del settore industriale fa da contrappeso l’espansione dei servizi, con una significativa presenza del sindacato. Anche nel settore della Sanità la presenza CGIL si è espressa in misura significativa, sollevando i problemi della salute in fabbrica, promuovendo il collegamento tra personale medico e paramedico. Grazie alle lotte studentesche e alla conseguente rottura di vecchie logiche corporative, anche tra gli insegnanti emerge una nuova spinta alla sindacalizzazione. Nasce così nel 1969 il Sindacato Scuola CGIL. Il primo Congresso regionale della CGIL Scuola si svolge nel novembre 1970.

Nonostante una certa pesantezza nei rapporti unitari, eredità di un lungo periodo di contrapposizioni anche ideologiche, il processo unitario si avviò in Valle sotto l’impulso di forti mobilitazioni operaie che si lasciavano alle spalle i duri anni ’50. Le tappe salienti in Valle del processo unitario, che purtroppo si limitò alla costituzione della Federazione Unitaria CISL-CGIL-UIL-SAVT nel dicembre 1972, furono l’adozione della piattaforma regionale unitaria del settembre 1969; l’applicazione del principio di incompatibilità tra cariche politiche e sindacali già adottato dalla CGIL nel 1968-69; il concreto recepimento dei nuovi strumenti di democrazia sindacale: assemblee di fabbrica, delegati unitari di reparto, consultazioni e referendum sulle piattaforme contrattuali, coinvolgimento della base operaia nel decidere le forme di lotta, ecc.

Se il processo unitario non sfociò nell’unificazione organica tra le confederazioni, per le riserve opposte da CISL e UIL, nei metalmeccanici, dove la spinta unitaria della base operaia era molto più consistente e forte, nacque la Federazione unitaria dei metalmeccanici (FLM). Ad Aosta, la sede FLM fu inaugurata nel giugno 1971 in via Promis 1 e tale esperienza visse più a lungo di quella nazionale, che invece cessò dieci anni dopo per il deteriorarsi dei rapporti tra le confederazioni nazionali. Il progetto unitario fu definitivamente compromesso con il “Patto di San Valentino” del febbraio 1984, tra governo Craxi e CISL-UIL, che prevedeva il taglio di tre punti di scala mobile. Chiusa la stagione della ricerca dell’unità organica tra le confederazioni, si è aperta la fase della “unità competitiva” che tuttora caratterizza, tra alti e bassi, i rapporti tra le stesse.

E’ innegabile come l’azione sindacale negli anni ’80 fu fortemente condizionata da un contesto generale del tutto negativo. La CGIL regionale è riuscita pur con diverse visioni e impostazioni ad ampliare e consolidare la propria rappresentanza e rappresentatività in Valle d’Aosta, divenendo a tutti gli effetti nel 1982 una struttura compiutamente regionale. Negli anni ’80, la CGIL della Valle d’Aosta è riuscita a recuperare, in termini di iscritti, le difficoltà nel proselitismo provocate dalla forte crisi industriale che aveva investito la Regione. Tale crescita è stata la conseguenza di una maggiore sensibilità della CGIL verso nuovi settori lavorativi, di una più accentuata presenza sul territorio ed una forte attenzione nel preservare le conquiste degli anni precedenti (come la mobilitazione a favore dell’art. 18 della legge 300), raccogliendo anche le nuove spinte provenienti dalla società valdostana. Con gli anni ’90, dopo l’avvio del patronato INCA, l’area dei servizi si è ampliata con il CAAF per l’assistenza fiscale; mentre lo Sportello immigrati risponde alle esigenze di quei lavoratori che hanno un bisogno aggiuntivo di tutela.

In questi ultimi anni, l’azione della CGIL regionale sta toccando settori lavorativi considerati fino a poco tempo fa del tutto avulsi dalla sua opera di tutela, come i lavoratori para subordinati o atipici. In una società fortemente in evoluzione, con una continua riduzione del lavoro tradizionale e l’emergere di nuove emarginazioni, l’azione rivendicativa della CGIL, anche in Valle d’Aosta, deve sapersi aggiornare ed adeguare, per migliorare le condizioni degli anziani e dei giovani e per rispondere sempre meglio alle esigenze di tutela dei diritti e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori in Valle d’Aosta.




Scarica il nostro statuto

Segreteria

Vilma Gaillard

Vilma Gaillard
Segretaria Generale Cgil Valle d’Aosta



• Rappresentanza dell’organizzazione e relazioni esterne, rapporti istituzionali e unitari.
•Politiche del Mercato e sviluppo, delle imprese, politiche attive. Partecipate (corresponsabilità con Fabrizio Graziola).
• Politiche della contrattazione sociale e territoriale (Corresponsabilità con Igor De Belli).
• Politiche organizzative ( Corresponsabilità con Gabriele Matterana).
• Politiche del tesseramento, dell’amministrazione e risorse.
• Gestione banche dati e rete informatica, digitalizzazione della Cgil VdA.
• Politiche della comunicazione, informazione. Telefonia.
Mail segretario.cgil@cgil.vda.it



Simona D’Agostino

Simona D’Agostino



• Politiche dell’istruzione, scuola, università, formazione e ricerca.
• Politiche formazione sindacale Cgil e formazione continua.
• Rapporti con l’associazionismo.
• Politiche giovanili e organizzazioni studentesche.
• Politiche europee, fondi FSE, fondi FESR, FEASR ecc e PNRR.
• Politiche di genere, Coordinamento Donne Cgil VdA, Pari Opportunità.
• Politiche dei diritti.
Mail s.dagostino@flcgil.it



Igor De Belli

Igor De Belli



• Politiche della contrattazione e degli assetti contrattuali Pubblici, pubblico impiego, servizi pubblici.
• Politiche della sanità.
• Politiche socio-assistenziali.
• Politiche previdenziali, sanità integrativa e fondi complementari.
• Fondi interprofessionali.
• Politiche della cooperazione e del terzo settore.
Mail segretario.fp@cgil.vda.it



Fabrizio Graziola

Fabrizio Graziola



• Politiche della contrattazione industriale, politiche delle crisi aziendali.
• Politiche delle Reti, delle Infrastrutture e dei Trasporti.
• Politiche abitative, sviluppo urbano, dell’energia, innovazione e tutela ambientale.
• Contrattazione inclusiva, di filiera e di sito. •Democrazia e accordi interconfederali sulla rappresentanza.
• Politiche della salute e della sicurezza nel lavoro.
• Politiche della legalità, immigrazione.
Mail f.graziola@cgil.vda.it



Gabriele Matterana

Gabriele Matterana



• Politiche della contrattazione e degli assetti contrattuali privati e terziario privato.
• Politiche dei servizi privati e rapporto pubblico-privato.
• Politiche dell’artigianato.
• Politiche della bilateralità.
• Sistema degli appalti.
• Diritto di sciopero.
• Politiche dei prezzi e delle tariffe.
• Rapporti e coordinamento con sistema dei servizi Cgil (Inca, Caaf, Accoglienza, ecc.).
• Privacy
Mail g.matterana@cgil.vda.it



I nostri uffici sono in:

AOSTA
Via Binel 24, 11100 - Aosta
Tel: 0165.271611
Fax: 0165.271699
Mail: info@cgil.vda.it


CHATILLON
Via Émile Chanoux 44
11024 - Chatillon (AO)
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Fax: 0166.563829
Mail: info@cgil.vda.it o chatillon@inca.it


DONNAS
Via Roma 93, 11020 - Donnas (AO)
Tel: 0125.804400
Fax: 0125.809359
Mail: info@cgil.vda.it o donnas@inca.it


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VERRES
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