Bilancio CAS, Fiom: 'Il rilancio nel 2021? Lo vedremo dalla trattativa per l'integrativo'
"I numeri sono eloquenti e dimostrano come il 2020 sia stato un anno nero per la Cogne Acciai Speciali". A dichiararlo è Fabrizio Graziola, segretario generale della Fiom Cgil Valle d'Aosta, all'indomani della pubblicazione del bilancio dell'azienda siderurgica dela capoluogo regionale. La Cogne Acciai Speciali, che conta attualmente un migliaio di dipendenti, ha chiuso l'esercizio 2020 con un fatturato di 406 milioni di euro, contro i 508 milioni dell'annualità precedente, registrando quindi un calo del 23 per cento. Cifre, che per quanto riguarda la produzione dei prodotti in acciaio inossidabile si traducono in 135 mila tonnellate di "spedito, contro le 163 mila del 2019 ( pari al 18 per cento in meno), mentre sul fronte "prezzi" la riduzione è stata del 5 per cento. L'azienda afferma in un comunicato, diramato agli organi di informazione, che le cause della forte riduzione del volume sono anche da ricondurre al fatto che lo stabilimento, tra marzo e aprile, ha dovuto limitare la propria attività oltre il 50 per cento per rispettare le normative straordinarie adottate dal Governo italiano nella gestione dell'emergenza. Sulla questione delle chiusure del 2020, la Fiom precisa: "Sono state fortemente volute dalle organizzazioni sindacali per permettere di fare una sanificazione totale dell’azienda - in seguito all’emergenza coronavirus - proprio a tutela dei lavoratori. È chiaro che in paragone ad altre realtà la situazione della CAS è migliore dal punto di vista economico e produttivo". Spiega il segretario dei metalmeccanici della Cgil: "Le nostre maggiori preoccupazioni riguardano in primis l’occupazione, visto che negli ultimi due anni si sono persi circa 100 posti di lavoro. Ricordiamo, inoltre, che ci sono ancora 150 contratti a tempo determinato, i cui futuri quindi sono incerti. Da quello che si legge dalle notizie diffuse dagli organi di informazione, si evince come l’azienda faccia capire che il 2021 sarà un anno di rilancio. Questo lo vedremo per quanto ci riguarda dall’andamento della trattativa per il contratto integrativo aziendale scaduto nel 2020".
Articolo del 15/05/2021
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