Casinò: a Rischio 150 Posti di Lavoro e Taglio Stipendi
Per far fronte ai conti in rosso della Casa da gioco di Saint Vincent, ad un bilancio 2012 negativo che ha visto una perdita di circa 19 milioni di introiti rispetto al 2011 e ad una continua diminuzione di incassi che prevedono una forte perdita anche per il 2013, l’amministratore unico Luca Frigerio ha proposto la sua strategia /ricetta per risollevare le sorti di questa azienda.
Per l’ennesima volta abbiamo ascoltato il Sig. Frigerio riferirsi alla crisi generale/ recessione, alla concorrenza statale dei giochi elettronici, al limite del contante a mille euro, ai problemi legati alla ristrutturazione della casa da gioco e del Grand Hotel Billia, quali cause del dissesto economico nel quale si trova il casinò.
Indubbiamente sono elementi di non poco conto, ma crediamo sia necessario che le responsabilità di questo disastro economico , debbano essere imputate ad una gestione superficiale di questi anni e ad un management poco lungimirante, altrimenti non ci spiegheremmo perché fino a ieri si continuava a minimizzare se non negare i segnali della crisi . E inoltre, le grandi strategie di marketing, su cui sono già confluiti in questi anni diversi milioni di euro, che risultati hanno prodotto?
Ma ecco la strategia, fatta di idee “nuove”... Un documento contenente una serie di proposte volte a “ridurre i costi” per un “riequilibrio economico dell’azienda” e per un suo “rilancio”. Il taglio dei costi finalizzato ad un recupero di liquidità verterà unicamente con pesanti tagli ai costi del personale. Già a partire dall’ultimo trimestre del 2013 l’Azienda intende recuperare cinque milioni di euro più almeno quattordici milioni nel triennio successivo.
Le modalità di questo recupero, inserite nel documento consegnatoci, prevedono in sintesi :
- taglio degli organici di almeno 145 lavoratori; Frigerio ha anticipato che riguarderanno dipendenti che nel triennio matureranno i requisiti pensionistici, ma sulle modalità con le quali verranno attuate queste e riduzioni a tutto oggi non sono ancora state esplicitate nel dettaglio.
- riduzione degli stipendi attraverso una rivisitazione e/o soppressione di istituti e accordi, ottenuti dai lavoratori attraverso contrattazione di secondo livello.
- maggiore flessibilità nella gestione del personale, utilizzo di risorse “extra” anche per il Casinó.
- introduzione di una nuova forma contrattuale unica per tutto il personale della casa da gioco.
Si tratta di un pesante intervento che nella sua prima parte va ulteriormente a diminuire i dipendenti del Casino che nel giro di cinque anni, tenuto conto anche della riduzione del personale già fatta nel 2009, perderebbe oltre 300 posti di lavoro. Il riproporre la stessa ricetta del 2009 per fare cassa, già allora la Casino SPA risparmio 12milioni, indica la mancanza di una linea strategica chiara per il casino ed evidenziano come il gioco non sarà al centro delle politiche di investimento ma sarà complementare del progetto Saint Vincent RESORT&Casinò.
La seconda parte degli interventi che AU ha inserito nel piano industriale riguardano misure volte ad una revisione della parte normativa dei contratti e degli accordi di secondo livello e soprattutto con un impatto pesante, sulle retribuzioni attraverso la sospensione, già per il 2013, dei premi di produzione, premi incentivanti e trattamenti accessori.
Il direttivo Slc-Cgil del Casinò ha dato mandato alla Segreteria di iniziare il confronto sulle proposte aziendali ritenendo indispensabile un puntuale coinvolgimento dei lavoratori attraverso assemblee che dovranno tenersi durante lo svolgersi della trattativa. Inoltre la firma di eventuali accordi dovrà essere sottoposta all’approvazione dell’assemblea di tutti i lavoratori.
Wilma Gaillard
Segretario SLC-Cgil VdA
Articolo del 07/10/2013
|