CCNL sanità, Fp Cgil VdA “Irrazionale gioire di fronte a un risultato inesistente”
Il 18 giugno 2025 è stato sottoscritto da CISL, NURSIND, FIALS e NURSING UP il Contratto Collettivo
Nazionale di Lavoro del Comparto Sanità per il triennio 2022-2024. La firma è giunta dopo diversi mesi di
trattative. La lunga durata del confronto è stata determinata dall’opposizione delle sigle sindacali CGIL, UIL
e NURSING UP, che hanno ritenuto il contratto privo di risultati concreti, sia dal punto di vista economico
che per quanto riguarda il miglioramento delle condizioni lavorative e la valorizzazione professionale delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità Pubblica. È noto a tutti che il Sistema Sanitario Nazionale versa oggi in gravissima sofferenza, a causa degli scarsi investimenti in ambito sanitario, della carenza di figure professionali sul mercato del lavoro e del costante aumento della domanda di prestazioni sanitarie, legato all’invecchiamento della popolazione.
La scarsa attrattività delle professioni sanitarie è principalmente dovuta ai bassi salari, all’elevato livello di responsabilità e alle difficili condizioni lavorative in cui operano quotidianamente le lavoratrici e i lavoratori del settore. Il nuovo contratto collettivo rappresentava un’opportunità concreta per intervenire sui salari e migliorare le condizioni di lavoro. Il risultato ottenuto, invece, dalle organizzazioni sindacali firmatarie, insieme al Governo e alle regioni, è stato il seguente:
•un aumento salariale del 6,8% di fronte ad un’inflazione nel triennio pari al 17%;
•nessuna certezza sui fondi per le progressioni economiche e di carriera;
•l’introduzione di una figura professionale ambigua e svilente come quella dell’assistente infermie-
re;
•nessuna risposta sull’aumento delle indennità per i turni disagiati;
•nessuna risposta riguardo a mensa e buoni pasto;
•silenzio su flessibilità oraria, formazione, autisti soccorritori, mediatori culturali, profili tecnici, ri-
qualificazione OSS, retribuzione del periodo di ferie e molte altre questioni;
•peggioramento di diversi istituti contrattuali che prima garantivano maggiori diritti e tutele alle lavoratrici e ai lavoratori.
Dunque, ci chiediamo: come si può definire questo contratto una “grande risposta” alle esigenze di chi,
ogni giorno, con competenza e abnegazione, garantisce il diritto alla salute dei cittadini e delle cittadine del nostro Paese?
Noi riteniamo, al contrario, che le condizioni previste da questo contratto rappresentino la morte del Sistema Sanitario Pubblico. La firma apposta su questo contratto è l’ennesima presa in giro da parte del Governo nei confronti della popolazione! E sì, siamo fieri di aver lottato, ostacolato e utilizzato ogni mezzo possibile per contrastare questa beffa! E continueremo a farlo, perché la Sanità e i diritti devono essere tutelati!
I sindacati hanno il dovere di rispondere al mandato che ricevono. Chi non lo fa, non sta facendo il proprio lavoro.
Articolo del 20/06/2025
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