Cogne Acciai Speciali, stop con gli straordinari notturni
“Questa vicenda ci dà due certezze per il futuro, la prima è che i lavoratori quando riescono a essere uniti, mettendo da parte le esigenze individuali, portano a casa risultati inaspettati. La seconda è - ed è una vittoria tutta sindacale- di essere riusciti a fare capire alla Cogne Acciai Speciali che i risultati economici devono sempre essere accompagnati dal benessere dei lavoratori. Un’azienda con lavoratori insoddisfatti e privi di motivazioni è un’azienda senza futuro. Per la Fiom quanto successo è il punto di partenza per un domani in cui si dovrà continuare a conquistare nuovi traguardi. Il primo fra tutti sarà quello di ottenere un contratto integrativo aziendale, - l’attuale è scaduto -, sempre più attento alle esigenze dei lavoratori sia dal punto di vista dei diritti che economico”. A parlare Fabrizio Graziola segretario generale FIOM Cgil Valle d’Aosta in merito al dietrofront della Cogne Acciai Speciali. Dopo l’annuncio dell’azienda di far lavorare il sabato, la domenica (e dare il giorno di riposo lunedì e martedì), i sindacati hanno proclamato sciopero nell’area a caldo dell’unico stabilimento siderurgico della Valle d’Aosta. “I motivi che avevano portato allo sciopero - spiega Graziola - riguardavano l’aggiunta di straordinari notturni ( in un contesto lavorativo già appesantito) e ad una mancanza cronica di personale che ha portato negli ultimi mesi anche a saltare la pausa pranzo”.
I FATTI
"Ha vinto la libertà dei lavoratori - scandisce il segretario dei metalmeccanici della Cgil -. Ha vinto il legittimo diritto di avere del tempo libero. Perché è vero che da costituzione siamo fondati sul lavoro, ma siamo soprattutto donne e uomini che hanno diritto di riposare, di accudire i figli, i genitori anziani, di godere del tepore della propria casa e dei propri affetti, di avere spazi senza tempi e perché no anche di dedicarci a momenti tutti nostri. Non è reato avere del tempo per se stessi, come non si può pensare di pretendere sempre di più dai lavoratori e magari “ingolosirli” con proposte economiche sicuramente allettanti, ma rischiose per la salute e la sicurezza. E poi si sa -lo sappiamo tutti- i soldi fanno comodo e permettono di avere più benessere, ma bisogna anche sapersi fermare. Non siamo macchine, siamo persone con sentimenti ed esigenze affettive. Ecco perché lo stop alle domeniche decisi dai vertici della Cogne Acciai Speciali rappresenta anche una sorta di inno alla libertà e alla vita privata dei lavoratori. Ecco perché quando l’Azienda ci ha annunciato l’intenzione di far lavorare anche il sabato e la domenica per contenere il più possibile il rincaro dell’energia elettrica, abbiamo strizzato il naso. Abbiamo pensato ai lavoratori che si sarebbero visti decurtare tempo libero in cambio di più soldi... ovvio si lavora di più, si riceve una busta paga più cospicua. Ma è giusto e sensato tutto questo? Lavorare ininterrottamente, concedendo pause in giorni differenti dal sabato e dalla domenica avrebbe comportato un cambio “gestionale familiare” immenso, senza tralasciare la parte che ci sta più a cuore: salute e sicurezza. Non si può pensare di far lavorare i lavoratori oltre le 8 ore, magari facendo saltare loro anche il pranzo. Per chi? Per cosa?
Dire che” la vita” ha un valore immenso non è una frase fatta, è la verità. Nessuno ci ridà indietro il tempo perso, almeno cerchiamo di dare la possibilità alle lavoratrici e ai lavoratori di vivere nel migliore dei modi senza mettere a rischio la salute, la sicurezza e il benessere psicofisico. Ecco perché siamo soddisfatti del dietrofront della Cogne Acciai Speciali. Per noi la salute e la sicurezza dei lavoratori viene al primo posto”.
Articolo del 06/02/2022
|