Cogne Acciai Speciali venduta a un gruppo taiwanese
Il gruppo taiwanese Walsin Lihwa Corporation entrerà nel capitale della Cogne Acciai Speciali, industria siderurgica con oltre 1000 dipendenti, con una quota di maggioranza del 70%. Il contratto "sarà firmato nelle prossime settimane- dicono- e il closing dell'accordo rimane soggetto alle normali autorizzazioni delle autorità competenti, che si prevede di ricevere entro il 2022".
Passa così di mano un'azienda italiana leader a livello mondiale che, oltre allo stabilimento e alla sede operativa di Aosta, dispone di altri impianti produttivi in Svizzera (Cogne Stainless Bars), Messico (Cogne Acciai Speciali Mexico), Brasile (Metalinox Cogne Aços Inoxidàveis Especiais) e Cina (Dong Guan Cogne Steel Products). La Cogne Acciai Speciali, in particolare, è specializzata nei prodotti lunghi di acciaio inossidabile e leghe di nichel.
Fiom Cgil "Preoccupati per il futuro dei lavoratori nell'azienda più importante della Valle d'Aosta"
"La diffusione di una notizia così importante, senza un confronto informativo con i rappresentanti dei lavoratori, è una delle peggiori pagine della storia sindacale della Cogne Acciai Speciali, una "medaglia" che gli attuali vertici potranno sfoggiare con disinvoltura. Come si fa a dare notizie di questo genere senza un confronto approfondito con le parti sociali? E chi pensa ai lavoratori?". A parlare il segretario generale dei metalmeccanici della Cgil Fabrizio Graziola:
"Nella Cogne Acciai Speciali ci sono lavoratrici e lavoratori intorno a cui ruotano famiglie, quotidianità, storie e ricordi di uno stabilimento che ha dato tanto sì, ma che adesso rischia di vedere sfumare sacrifici e bei ricordi. Numerose conquiste a favore dei lavoratori sono state ottenute anche grazie alle trattative sindacali. Il lavoro è sacro, e l’occupazione idem. Su questo non si transige".
"I vertici aziendali - dice Graziola - dovrebbero ricordare che chi tenta di sbattere la porta in faccia ai sindacati, pensando di fare una prova di forza, sbaglia perché la porta sbattuta in faccia a noi è la stessa che viene chiusa ai lavoratori. Siamo la voce dei lavoratori, e non ci facciamo sicuramente intimidire da azioni che di costruttivo hanno poco o nulla. E ribadiamo con forza “Giù le mani dai lavoratori”. Nel momento che sarà definito il nuovo assetto societario, ci auguriamo di non sentire pronunciare neanche una volta la parola esubero. Non vogliamo neanche un esubero. Infine, piccolo, ma importante dettaglio sull’incontro avvenuto tra Cogne Acciai Speciali e la Regione. Ricordiamo che nei periodi di crisi, siamo noi ad ascoltare e a farci carico delle preoccupazioni e della disperazione dei lavoratori, non altri".
Articolo del 03/06/2022
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