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Contratto Grafici 'Convocato l'attivo dei quadri e dei delegati il 17 aprile 2019'


 Il giorno 21 marzo scorso si è svolto presso la Camera del Lavoro di Milano l'attivo dei quadri e dei delegati SLC dell'Area Industria in merito alla situazione contrattuale del CCNL Grafici scaduto il 31 dicembre 2015. La Segreteria nazionale ha esposto i punti sui quali le Associazioni datoriali hanno espresso la volontà di riprendere il confronto con l'obiettivo di affrontare i nodi critici del settore e giungere in presenza di soluzioni possibili per tutte le parti, alla sottoscrizione del CCNL. Le controparti hanno ribadito la necessità di adeguare la tredicesima mensilità da 200 ore a 173 ore, cioè da 30/26mi a 26/26mi, con trasformazione della differenza in quote da destinare al sistema di welfare contrattuale; l’adeguamento dell'orario di lavoro al CCLN Cartario-Cartotecnico Industria per il solo turno notturno da 36 a 40 ore; la riduzione e ridefinizione della modalità di fruizione del monte ore Rol; il Ciclo continuo; l’adeguamento declaratoria professionale e mercato del lavoro ed infine la durata contrattuale e necessità di giungere al contratto di filiera. La discussione scaturita dall'attivo è stata articolata e costruttiva ed ha evidenziato la necessità di consolidare l'azione politica della SLC nell'intero settore industria, a partire dall'obiettivo fondamentale del contratto di filiera, quale unico strumento di governo nei processi di trasformazione tecnologica, di qualificazione professionale e DI tutela occupazionale. Inoltre, l'attivo ha manifestato il bisogno di valorizzare maggiormente il ruolo della delegazione trattante nel percorso della trattiva e di una più ampia condivisione dei contenuti contrattuali di confronto, al fine di giungere in tempi rapidi ad una positiva conclusione con il rinnovo per garantire i diritti salariali e normativi dei lavoratori. La Segreteria nazionale e l'attivo, hanno affermato l'adeguamento della 13ma deve avvenire, cosi come proposto da sempre, attraverso i minimi tabellari, riequilibrando il meccanismo di calcolo tra vecchie e nuove generazioni. Inoltre, il passaggio dalle 36 alle 40 ore può essere sostenibile in presenza di procedura certa e calcolo della maggiorazione di straordinario, così come prevede il contratto. Le soluzioni contrattuali rispetto alla richiesta di riduzione Rol dovrà trovare assetto nel percorso di costruzione del contratto di filiera. Infine, la durata della vigenza contrattuale è elemento necessario per avvicinarsi all'obiettivo del CCNL di filiera, e punto indispensabile per rispondere alle giuste aspettative economiche dei lavoratori da tanto tempo senza rinnovo contrattuale. Nei prossimi giorni la Segreteria sarà impegnata in due giorni di riunioni in ristretta per verificare la reale volontà delle associazioni datoriali di giungere in modo positivo alla sottoscrizione del CCNL. La Segreteria nazionale convocherà l'attivo nazionale dei quadri e dei delegati il prossimo 17 aprile, in preparazione della plenaria che si terrà il giorno 18 aprile. Nel corso dell’attivo, infine, è emersa la necessità di far partire dopo la plenaria una campagna informativa sulla trattativa di rinnovo contrattuale attraverso assemblee in tutti i luoghi di lavoro. In merito all’apertura degli Stati generali dell’editoria, la Segreteria Nazionale e tutto il gruppo dirigente della SLC ritengono un’occasione mancata non aver coinvolto le Organizzazioni Sindacali nel percorso di discussione del settore, in un momento tanto critico sia per la tenuta occupazionale, che per l’indebolimento della democrazia e libertà di informazione nel nostro Paese. La Segreteria Nazionale, pertanto, è impegnata ad attivare ogni percorso di coinvolgimento con la Cgil, per garantire e rispettare il ruolo sindacale, come soggetto di rappresentanza dei diritti dei lavoratori del settore.
Il commento di Gaetano Campolo, delegato grafici Slc Cgil Valle d'Aosta
"Il merito al rinnovamento del CCNL dei grafici, scaduto il 31 dicembre 2015, è auspicabile un confronto con i dipendenti di ogni singola azienda del territorio. Le perplessità maggiori derivano dal fatto che la contrattazione di primo livello pretende di rappresentare realtà troppo diverse tra loro nei numeri, nelle dimensioni e nelle problematiche. Problematiche verrebbero così risolte con una riduzione del costo del lavoro, apllicata indiscriminatamente su tutto il territorio nazionale. È probabile che così facendo le aziende che ne verrebbero maggiormente danneggiate sono le realtà più piccole, i cui lavoratori hanno già subito- a causa della crisi dele riduzioni di stipendio (contratti di solidarietà) - dovuta alla diminuzione delle commesse. Le aziende più grandi, invece, ne trarrebbero sì un beneficio da una parte, ma non tale da giustificare l'applicazione di questo contratto. Varrebbe, allora, forse la pena di avviare finalmente la contrattazione di secondo livello, che risponderebbe sicuramente in maniera più efficace alle peculiarità di aziende anche molto differenti tra loro". 

Articolo del 27/03/2019

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