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Cooperativa KCS - dopo il successo dello Sciopero, continua la mobilitazione


“Abbiamo confermato lo sciopero dei lavoratori della Cooperativa KCS indetto per oggi (7 Agosto ndr), poiché le nostre richieste sono state disattese” - hanno dichiarato i Segretari regionali di categoria di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Savt Servizi, nella conferenza stampa del 7 agosto ad Aosta.

Le ragioni della protesta nascono principalmente dal mancato pagamento delle retribuzioni del mese di giugno e dell’emissione di buste paga a zero euro per le lavoratrici e lavoratori addetti alle cure degli anziani nel Comune di Aosta, il cui appalto,  tra proteste, polemiche politiche e ricorsi alla magistratura, è stato recentemente aggiudicato alla cooperativa KCS.

Non garantire una giusta ed equa retribuzione ai 120 lavoratori impiegati nei servizi di cura, è di per se un fatto grave la cui piena responsabilità ricade interamente sull'azienda. Ma è anche la conseguenza di una disorganizzazione aziendale che assegna doppi turni ad alcuni lavoratori e costringe altri, pur in presenza di un regolare contratto, a non lavorare.

La situazione sarebbe facilmente gestibile con un accordo sulla banca ore, come proposto dalle organizzazioni sindacali.

Non è neppure ammissibile che si parli di lavoratori in esubero, quando la questione non è mai stata oggetto di discussione negli incontri sindacali. Se, invece, KCS  ritiene di gestire in questo modo esuberi, volutamente non dichiarati,  saremmo di fronte ad una grave scorrettezza e ad una presa in giro per tutti.

La cooperativa KCS, nell’incontro avvenuto venerdì scorso, si è dichiarata disponibile a restituire i soldi indebitamente trattenuti, senza però essere disposta a rielaborare le buste paga di giugno, considerando tale operazione un semplice anticipo di stipendio. Soluzione ritenuta inaccettabile dalle Organizzazioni Sindacali di categoria che non escludono di ricorrere alle vie legali.

Anche il Comune di Aosta - quale parte appaltante del servizio di assistenza domiciliare (SAD) - ha inviato nei giorni scorsi una diffida alla Cooperativa KCS chiedendo il rispetto del capitolato d’appalto per i servizi agli anziani.

“L’impressione – sostengono ancora i Segretari di Fp Cgil, Cisl fp, Uil Fpl, Savt Servizi - è che la dichiarata volontà dell’azienda di trovare un punto d’incontro con i sindacati non sia un reale tentativo di apertura ma, una scelta  dettata dal timore che il Comune possa intraprendere azioni legali.”

“L’illegittimità di questo comportamento è chiaro ed evidente – sottolinea Igor De Belli Segretario regionale della Funzione Pubblica CGIL VdA –  Siamo pronti a continuare la nostra mobilitazione fino a quando la condizione dei lavoratori di KCS non troverà stabilità e certezza dei diritti; condizione senza la quale non verrà riaperto il tavolo di trattativa sindacale.

Le decisioni assunte unilateralmente dall’azienda devono tornare ad essere materia di confronto tra le parti.”

Articolo del 08/08/2017

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