Cooperative sociali, disdetto l'accordo integrativo: 'Tolti i 200 euro medi dalla busta paga
Tensione alle stelle tra le organizzazioni sindacali (Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, Uiltucs, Uil Fpl, Savt servizi) e le cooperative sociali valdostane. Alla base c'è il “niet” da parte delle cooperative per quanto concerne i 200 euro medi disposti dall'accordo integrativo sulla busta paga dei lavoratori, che è stato disdetto. Le parti avevano concordato di rivedersi a gennaio per proseguire il confronto. Purtroppo durante le feste natalizie, come augurio di un sereno Natale, le cooperative sociali hanno comunicato ai propri soci e dipendenti la disdetta del contratto integrativo, prendendo una decisione unilaterale e snobbando l'impegno suddetto. Affermano le organizzazioni sindacali valdostane: “Quella delle cooperative è una realtà che è cresciuta nell'ultimo decennio a ritmi da new economy e che nei servizi agli anziani, all'infanzia, nel settore educativo e di inserimento lavorativo ha consentito, con grandi sforzi e dedizione di chi vi opera, la tenuta dei servizi alla collettività, spesso a salari ridotti e a situazioni di flessibilità organizzativa pesantissimi. Si pensi che certe occupazioni, svolte nell’ambito di enti pubblici sono regionali o statali: ma invece molto spesso sono le cooperative a essere chiamate in causa attraverso delle gare di appalto”. Rincarano la dose i sindacati: "Siamo pronti a lottare al fianco dei lavoratori, perché questo atteggiamento da parte delle cooperative va a discapito dei tanti operatori che in esse operano con dedizione. I 200 euro medi sono dovuti, e su questo come organizzazioni sindacali non indietreggeremo”. Sull'argomento le organizzazioni sindacali unitariamente organizzeranno delle assemblee rivolte a tutti i lavoratori delle cooperative sociali: lunedì 20 gennaio ad Aosta presso il salone della BCC valdostana dalle 11 alle 12.30 e dalle 17 alle 18.30; venerdì 24 gennaio a Morgex presso il poliambulatorio dalle 14 alle 16 e mercoledì 29 gennaio dalle 14 alle 16 a Verrès presso il salone Bonomi. Infine giovedì 16 gennaio è stata indetta una conferenza stampa, in cui è stato annunciato che se non ci sarà un sostanziale cambio di marcia, i sindacati sono pronti a proclamare lo sciopero.
Articolo del 16/01/2020
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