CSIR, Gaillard (Cgil) “Necessario in VdA un osservatorio regionale dei lavoratori frontalieri”
Chiedono di convocare al più presto un tavolo interministeriale per discutere dei problemi dei frontalieri i dieci consigli sindacali interregionali che si sono riuniti a Riccione nel primo convegno internazionale dedicato ai lavoratori frontalieri e transfrontalieri giovedì 26 e venerdì 27 ottobre.
"È indispensabile stralciare la nuova e contraddittoria norma della prossima legge di bilancio sui salari netti per quanto riguarda il sistema sanitario universale. La norma, contenuta nella bozza della legge di bilancio, prevede un prelievo dal 3 al 6 per cento sui salari netti delle lavoratrici e dei lavoratori frontalieri, con la paradossale conseguenza di riprendersi ciò che faticosamente abbiamo ottenuto con la sottoscrizione del Memorandum d’intesa nel 2020 sul nuovo accordo relativo all’imposizione fiscale dei frontalieri - spiega Giuseppe Augurusa, responsabile dei frontalieri della Cgil -. Analogamente è auspicabile sottoscrivere in tempi brevi l’Accordo Quadro europeo sul telelavoro transfrontaliero entrato in vigore il 1° luglio 2023 per i Paesi aderenti, che consente di mantenere invariata la legislazione in materia di sicurezza sociale del Paese di lavoro, in caso di lavoro da remoto dal Paese di residenza. A condizione che il tempo di lavoro complessivo resti al di sotto del 50%".
All'assemblea ha partecipato anche la Cgil Valle d'Aosta con una sua delegazione, composta da Vilma Gaillard (segretaria generale regionale Cgil), Simona D'Agostino (segretaria Confederale regionale Cgil) e Cristina Marchiaro ( segretaria generale Filt Valle d'Aosta). La segretaria generale regionale Cgil Vilma Gaillard nel suo intervento ha posto l'attenzione sulla necessità in Valle di istituire un osservatorio regionale dei lavoratori frontalieri "per avere contezza di quanti siano precisamente nella nostra regione i valdostani che si recano in Svizzera per lavoro. Ad oggi non abbiamo dati precisi, ma sappiamo che si tratta di lavoratori occupati nei settori agricoli, edili e dell'industria agroalimentare".
Ordine del giorno votato
"Stralciare la nuova e contraddittoria norma della prossima legge di bilancio sui salari netti ai fini del diritto alla sanità universale delle lavoratrici e lavoratori frontalieri in Svizzera”.
Chiediamo di stralciare la nuova e contraddittoria norma contenuta nella bozza della prossima legge di bilancio, che prevede un prelievo dal 3 al 6 per cento sui salari netti delle lavoratrici e lavoratori frontalieri, con la paradossale conseguenza di riprendersi ciò che faticosamente abbiamo ottenuto con la sottoscrizione del Memorandum d’intesa sul nuovo accordo relativo all’imposizione fiscale dei frontalieri: mentre da un lato con la legge di recepimento dell’accordo salvaguardiamo la tassazione esclusiva in Svizzera ai ‘vecchi frontalieri’ continuando l’Italia ad incassare il 40% delle loro tasse, dall’altro chiediamo loro di versare il 3-6% della retribuzione netta per avere l’assistenza sanitaria che hanno già pagato. Visto che finalmente ci siamo conquistati una sede di confronto per discutere il trattamento dei frontalieri, ci saremmo aspettati di discutere in quella sede questa improvvisa richiesta del Governo, tutt’altro che coerente con quanto condiviso sin qui.
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Comunicato Stampa CSIR
Articolo del 30/10/2023
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