Dateci Retta, in tanti a Roma per dire 'basta' al Governo
"Siamo qui in questa bellissima piazza in tanti, ma se non ci saranno risposte, domani saremo ancora di più. Continueremo a mobilitarci, in tutte le città, nei comuni e nei quartieri. Se sarà necessario chiederemo a Cgil, Cisl e Uil di bloccare il Paese utilizzando quel vecchio arnese del '900 che si chiama sciopero generale", ha detto il segretario generale dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti, nel suo intervento in piazza San Giovanni a Roma per Dateci Retta, la mobilitazione generale, indetta da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, che ha avuto luogo sabato 25 maggio nella Capitale. Decine di migliaia di pensionati sono andati a manifestare il loro disappunto in piazza.
Una manifestazione molto partecipata, segno tangibile del sentimento di insofferenza e di insoddisfazione nei confronti di un governo che non ha fatto nulla per migliorare la condizione di vita di 16milioni di persone anziane. Anche lo Spi Valle d'Aosta ha partecipato alla mobilitazione generale con una numerosa delegazione. Domenico Falcomatà, segretario generale regionale del sindacato dei pensionato sottolinea: “Eravamo in tanti a Roma per far sentire la nostra voce a questo Governo, che continua a fare cassa con i pensionati. Abbiamo evidenziato tutto il nostro dissenso. Basta usare i pensionati come bancomat!”. Al centro della protesta i continui tagli degli assegni operati in poco meno di dieci anni e che hanno portato ad una perdita pro capite fino a 20mila euro.
Tagli non irrilevanti e reiterati nel tempo ,a cui si aggiungono quelli decisi dal Governo in carica, che attraverso il nuovo meccanismo di rivalutazione in vigore da aprile sottrarrà a chi è in pensione 3,5 miliardi di euro nei prossimi tre anni.
Altri 100 milioni rientreranno invece nelle casse dello Stato già nel mese di giugno attraverso un conguaglio, con cui i pensionati dovranno restituire una parte di quanto ricevuto a gennaio, febbraio e marzo. I Sindacati hanno denunciato, inoltre, l'insopportabile pressione fiscale sui redditi da pensione, che è la più alta in Europa e maggiore anche di quella applicata al lavoro dipendente per effetto delle minori detrazioni. Infine I sindacati hanno chiesto il rilancio del Sistema Sanitario nazionale, che sia davvero universale e non a disposizione solo di chi può permetterselo, e una legge sulla non autosufficienza, necessaria a sostenere milioni di persone ( e delle loro famiglie) in condizioni di fragilità..
Articolo del 02/06/2019
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