Edilizia, boom di imprese in crescita. Dufour: “Bene, ma la sicurezza sempre al primo posto”
I dati in aumento delle imprese edili in Valle d’Aosta ( come a livello nazionale ) sono incoraggianti, soprattutto in questo periodo, dove si prova a “ripartire” in tutti i settori produttivi, visto che la situazione pandemica sta dando segnali positivi di miglioramento. Non bisogna, però, abbassare la guardia dal punto di vista sanitario. Ora come ora il nodo è questo: riuscire a dare un segnale di ripresa. Dal canto suo il sindacato é in costante monitoraggio . Possiamo dire che la pandemia non ha fermato il lavoro sindacale, forse in alcuni periodi l’ha rallentato , ma per quanto riguarda la Valle d’Aosta la sede ha continuato a rimanere aperta. Il messaggio inequivocabile che si è voluto dare ai lavoratori era proprio quello di avere il sindacato sempre accanto. Ora, si prova a tirare le prime somme e a fare le prime analisi. In Valle D’Aosta sono circa 400 le ditte edili nel 2021, un dato che rispecchia quello del 2017. Rispetto al 2020 è tangibile la crescita: da 361 nel 2020 si passa ai 400 del 2021.
Come Fillea sia a livello nazionale che locale si è puntato molto sul monitoraggio della sicurezza nei cantieri edili. L’anno appena passato purtroppo è stato segnato da incidenti sul lavoro e da decessi sui posti di lavoro. Nel 2021, a livello nazionale, sono stati 1221 i morti sul lavoro, più di 3 morti al giorno: una strage! Dimostrazione questa di come sia necessario potenziare il sistema dei controlli . Come spiega il segretario generale degli edili della Cgil Valle D’Aosta Ezio Dufour: “la salute e la sicurezza non possono essere considerate un costo, ma un investimento” e prosegue: “ Da tempo come Fillea nazionale chiediamo che venga introdotto un sistema di patente a punti e una legge che affronti il tema dell'appalto e del subappalto anche nel privato e non solo nel pubblico”. Come ha sottolineato anche il segretario nazionale Fillea Alessandro Genovesi : “ Non c’è giorno che non si contino infortuni gravi e mortali nei cantieri, dove ormai si trova di tutto, dalle finte partite Iva ai cottimisti anni 50, con un far west contrattuale, che premia la concorrenza sleale di imprese improvvisate e penalizza chi rispetta il contratto dell’edilizia, le sue norme specifiche per formazione e sicurezza e i corretti orari di lavoro. Ora basta”.
Articolo del 08/02/2022
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