Ennesima morte sul lavoro. Questa volta a Chambave. Perde la vita Antonio Maiorano di 54 anni
In Valle d’Aosta venerdì scorso si è consumata l’ennesima tragedia sul lavoro. Un lavoratore edile (poco importa se fosse il titolare della ditta, era un lavoratore, punto, ndr) ha perso la vita in un cantiere a Chambave. Nella nostra regione purtroppo ci siamo lasciati alle spalle un 2024 con 5 morti sul lavoro. Non siamo neanche a metà di questo 2025 e si conta il primo morto sul lavoro dell’anno “ I dati di questi ultimi anni dovrebbero porre un interrogativo a istituzioni e politica. É una strage che ha responsabilità politiche precise, a maggior ragione in Valle d’Aosta dove il numero di ispettori è ridotto al lumicino, anche alla luce dell’accorpamento con il Piemonte. “ Sta passando il concetto che meno lacci e lacciuoli lasciano libere le imprese di espandersi, che semplificare è meglio e invece si deregolamenta. È necessario rimettere al centro dell’attenzione la tutela di lavoratrici e lavoratori: senza questa volontà non si potrà arrivare ad una decisa inversione di tendenza. Chiediamo per l’ennesima volta un osservatorio strutturato, con la presenza della politica, delle Organizzazioni Sindacali e delle imprese. Non sono frasi di circostanza o puri slogan fini a se stessi, ma il lavoro deve essere sicuro, perché non esiste che diventi un luogo dove si consumano queste stragi. Il lavoro è vita, non è concepibile che si muoia. È straziante pensare che i lavoratori escano di casa al mattino e non vi facciano più ritorno con le loro gambe”.
Le dichiarazioni dei segretari generali di Feneal Uil e Fillea Cgil
Marco Anelli, segretario generale Feneal Uil Valle d’Aosta: “Ogni vita spezzata sul lavoro è una ferita per l’intera comunità e rappresenta un richiamo forte e urgente alla responsabilità collettiva nel promuovere una cultura della sicurezza che metta al centro la tutela della vita e della dignità di ogni lavoratore. È nostro dovere, rafforzare costantemente l’impegno per garantire ambienti di lavoro sicuri attraverso la prevenzione, la formazione continua e il rispetto rigoroso delle normative. Serve che tutti gli interessati migliorino e rafforzino il coordinamento tra i vari soggetti della filiera sicurezza: Regione, Ausl, Inail, Itl, Inps, Rlst; questi devono saper parlare fra di loro, incrociare i dati a disposizione e monitorare le specificità del territorio, quindi istituire un tavolo tecnico permanente sulla sicurezza sul lavoro. A nome della Feneal-Uil Valle d’Aosta, esprimiamo la nostra più sincera vicinanza e il nostro cordoglio ai familiari e a tutti coloro che gli erano affezionati.
Roberto Billotti, segretario generale Fillea Cgil VdA : “L’attenzione deve essere posta verso tutti ( lavoratori, impresari), come nel caso specifico di Antonio Maiorano che tra le altre cose è stato anche un nostro iscritto. Lo conoscevamo ed era una persona rispettosa e con un grande senso del lavoro. Una tragedia. Lascia moglie e figli da soli. Nel caso di Maiorano la situazione è ancora più ingarbugliata visto che era lui stesso il titolare della ditta. Mi sento di fare un appello accorato a tutti i lavoratori ( e includo impresari e operai) nella necessità di prestare attenzione a ogni singolo dettaglio, perché non è concepibile uscire di casa con le proprie gambe e non rientrarvi nello stesso modo. Ripeto: è necessaria la massima attenzione, tutti i giorni e in ogni momento che si svolge il proprio lavoro. Non cerchiamo responsabilità o cause, non è questo il momento ed è un aspetto che viene seguito da organi preposti per questo. La salute e la sicurezza di tutti i lavoratori deve essere sempre e comunque messa al primo posto da tutti: istituzioni, politica e individualmente da ognuno di noi”.
Articolo del 15/04/2025
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