Filcams Cgil, no a licenziamenti di Stato, sì a un lavoro e a un reddito per tutti
Sono 4.000 i lavoratori e le lavoratrici che dal 1° marzo non hanno un lavoro in seguito dell’esclusione dal processo di internalizzazione dei servizi di pulizia, ausiliariato e decoro nelle scuole italiane. È questo il drammatico epilogo della due giorni di trattativa al Ministero del Lavoro per esaminare e ricercare soluzioni alternative ai licenziamenti. Una conclusione drammatica per un intero Paese, che riscontra il fallimento di una vertenza tra le più gravi, per un numero di famiglie coinvolte, vissute negli ultimi anni.
Isabelle Buillet, segretario generale Filcams Cgil Valle d'Aosta, spiega: "A dieci giorni dalla rottura del tavolo al Ministero del Lavoro, nonostante le richieste, le manifestazioni, le proteste, i presidi, gli interventi e politici e amministratori regionali e locali, il Governo non si fa carico della vertenza. 4 mila lavoratrici e lavoratori sono a casa senza lavoro e senza salario, anche a causa dell'atteggiamento delle imprese che colpevolmente hanno collocato i lavoratori in sospensione a zero ore. Deve essere convocato un tavolo interministeriale e si devono trovare con il coinvolgimento di tutti, risorse e soluzioni varie e articolate per evitare quello che ogni giorno di più, si configura come un'emergenza sociale". Conclude Buillet: "Si è scritta un’altra brutta pagina per il mondo del lavoro, dove sempre più spesso, per la mancanza di assunzione di responsabilità della politica e delle imprese, si sacrificano la dignità e il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori. In questa condizione le organizzazioni sindacali rispondono che nessuno può sottrarsi dalla responsabilità. Metteremo in campo le iniziative necessarie fino a quando non saranno trovate le soluzioni per dare continuità occupazionale e di reddito a tutti".
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Articolo del 11/03/2020
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