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Filcams Cgil Valle d'Aosta, Isabelle Buillet confermata segretario generale


Martedì 9 ottobre ha avuto luogo il congresso della Filcams Cgil Valle d'Aosta. L'assemblea generale ha confermato Isabelle Buillet segretario generale. Al congresso ha preso parte anche Michele Carpinetti della Filcams nazionale. Nella sua relazione Buillet ha premesso: "Il Congresso è una fase molto importante per il sindacato. Una fase democratica dove si determinano le politiche sindacali della Cgil oltre che l'elezione dei gruppi dirigenti per i prossimi 4 anni, passando dalle assemblee di base – sui luoghi di lavoro e territoriali – per arrivare per l'appunto al Congresso di ogni singola categoria, della Camera del Lavoro il 22 e 23 novembre 2018 sino al livello Nazionale di categoria, Filcams Cgil dal 27 al 29 novembre 2018 per concludersi con quello della Cgil Nazionale dal 22 al 25 gennaio 2019. Questi quattro anni sono stati forse i più difficili dal punto di vista lavorativo, economico e finanziario per il nostro Paese e di conseguenza anche per la Valle d'Aosta che ha dovuto affrontare una forte crisi economica di cui non si ha memoria negli ultimi 50 anni". Poi è entrata nel dettaglio: " La globalizzazione, la mancanza di ridistribuzione del reddito verso il basso, la ricerca spasmodica dell'utile a tutti i costi ha innescato una vera e propria guerra tra poveri, fomentata dagli imprenditori e dai politici, impedendo così all'economia del Paese di ripartire.
 
Scelte politiche Nazionali e Regionali sbagliate hanno peggiorato le condizioni di vita sociale ed economica, non solo delle fasce più deboli della nostra società, ma anche di quella media borghesia che ora si vede assottigliare il reddito familiare, di conseguenza il potere di acquisto, con ripercussioni che sono sotto gli occhi di tutti noi.
 
Il carrello della spesa medio familiare è cambiato inesorabilmente, basti riflettere su come abbiamo variato le nostre abitudini negli ultimi anni e di questo ne risente anche tutto l'indotto (bar, ristoranti, palestre, cinema ecc.).
 
Tutto ciò crea una schiera di scontenti, di sfiduciati, di nuovi poveri arrabbiati con il sistema, con le istituzioni, con i propri simili.
 
In ogni epoca in cui vi sia stata una crisi economica le dinamiche si ripetono.
 
Ci vorrebbero divisi, disgregati, in guerra tra di noi per meglio manovrarci, dividi et impera, al fine di perseguire gli scopi di arricchimento di un ristretto gruppo economico/finanziario che ci vede non come lavoratori, ma come un costo aziendale da ridurre traendone il maggior profitto possibile.
 
Questo concetto lo conoscono bene i nostri padri, i nostri nonni, con i quali vi invito calorosamente a parlare, ma fanno fatica a concepirlo le ultime due/tre generazioni che hanno vissuto una società di diritti acquisiti che ora si vedono sfilare dalle mani con grande perplessità, dandoli per scontati, quasi dovuti.
 
Vi chiedo dunque di riflettere su questi temi, scavalcando i pregiudizi e gli slogan da spot pubblicitari che vengono divulgati in modo pressante da tv, social e giornali.
 
Vi chiedo dunque di esseri umani pensanti all'interno di una società civile;
 
vi chiedo dunque di essere propositivi e non distruttivi perché è questo è quello che la Cgil intende fare con
 
“Il lavoro E'”.
 
Non sono ovviamente mancati gli scioperi e le manifestazioni a sostegno dei rinnovi contrattuali, molti ancora oggi non sono stati rinnovati, dal lavoro domenicale, argomento molto attuale e sul quale la Filcams Cgil si è sempre battuta per una regolamentazione di buon senso, del cambiamento sulla normativa riguardante l'età pensionabile, campagna sempre Cgil effettuata anche in solitudine, per il cambiamento del Codice sugli Appalti, contro i Voucher, della Carta dei Diritti Universali del Lavoro.
 
Tutti temi che abbiamo portato e portiamo avanti di cui non ci siamo affatto dimenticati.
 
In questi quattro anni la Filcams Cgil Valle d'Aosta ha operato un processo di crescita apportando buoni risultati politici ed economici grazie al supporto sia del Comitato Direttivo che del passaparola degli iscritti con altri lavoratori, sia grazie al costante impegno dei servizi di Patronato e Caf.
 
Il processo è stato di salita, una salita ripida e tortuosa in una Regione, la Valle d'Aosta, dalla quale molte aziende sono fuggite lasciando intere famiglie senza reddito e un indotto (imprese di pulizie, lavanderie, fornitori), anch'egli è fatto di lavoratrici e lavoratori, senza lavoro.
 
Basti pensare che dal 2014 ad oggi abbiamo visto, per fare solo alcuni esempi, esuberi su Gs Spa (Carrefour), cambi appalti nelle pulizie di enti pubblici e Statali che non vedono arrivare gli stipendi nonostante la riduzione media delle ore contrattuali del 48%, chiusura di Trony, Nike e Valtour e tanti altri esempi potremmo fare ancora.
 
Per una piccola regione priva di sbocchi lavorativi la situazione da gestire è stata a dir poco drammatica, perché dietro ad ogni procedura, dietro ad ogni chiusura vi sono le persone; persone con figli che vanno vestiti e nutriti, affitti o mutui da pagare, bollette e tanta, tanta disperazione.
 
Ci scontriamo anche con la difficoltà delle mamme a mantenere un posto di lavoro che permetta loro di accudire i figli a causa delle turnazioni con un nastro orario talmente ampio da costringerle ad abbandonarlo per poi riscontrare innumerevoli difficoltà nel trovarne uno nuovo; inoltre non ci sono più i nonni che possono accudire i nipoti a causa dell'innalzamento dell'età pensionabile, anzi, spesso ci ritroviamo ad accudire figli e genitori.
 
In questi anni abbiamo dovuto anche fare i conti con l'innovazione, vedi ,quale caso simbolico, Amazon.
 
La Valle d'Aosta non ne è esente: si vogliono codificare reparti, barelle, sedie a rotelle e pazienti presso il Presidio Ospedaliero valdostano al fine di ottimizzare i tempi dei trasporti, ma non dobbiamo dimenticarci che non sono pacchi o lettere, sono esseri umani, i nostri figli, i nostri nonni, i nostri genitori, fratelli e sorelle che necessitano di una parola in più di supporto nell'affrontare un'operazione o di conforto nell'affrontare un esame delicato, e questo non dobbiamo permettere a nessuno di portarcelo via!
 
Restiamo civili, restiamo uniti, restiamo umani in una società che ci vuole indifferenti. restiamo noi, semplicemente noi. Grazie a tutti!".
 
Oltre al segretario generale Isabelle Buillet fanno parte della segreteria Maria Teresa Foudon Barbato e Gianluca Malara.
 

 




Articolo del 10/10/2018

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