Filcams: 'L'emergenza sanitaria viaggia a braccetto con quella economica in maniera inscindibile'
A rischio almeno 30 mila posti di lavoro (su tutto il territorio nazionale) se il Governo non interviene con nuovi ammortizzatori sociali che aiutino le imprese ad evitare i licenziamenti. Con il rialzo dei contagi e le nuove regole di contenimento della pandemia, molte imprese sono di nuove piombate nell’incubo di una sorta di lockdown mascherato. A vivere le situazioni più drammatiche sono i comparti di turismo e pubblici esercizi, ma la crisi tocca un po’ tutte le attività, dal commercio ai servizi. Con poco turismo e ora con i lavoratori di pubblico e privato spesso nuovamente assenti perché in smartworking, i locali hanno perso il 70% degli incassi e oltre. Difficile dire quanto possano ancora durare queste aziende, già logorate da due anni di stop and go. In un contesto così, purtroppo, è chiaro come siano a rischio l’occupazione e il reddito per lavoratrici e lavoratori del turismo , del terziario e degli appalti di servizi, ancora interessati dalla crisi. Le Organizzazioni Sindacali a tutti i livelli rimarcano ( e si rivolgono in particolare al Governo) come sia necessario provvedere immediatamente a una ulteriore proroga degli ammortizzatori con causale Covid e del blocco dei licenziamenti. L'ammortizzatore sociale Covid è terminato il 31 dicembre scorso e ancora il Governo non è chiaro. È invece chiaro, soprattutto a livello nazionale, come il pericolo è che migliaia di dipendenti da piccole aziende di turismo e commercio possano perdere il posto di lavoro.
La Valle d'Aosta
“La Valle d'Aosta non fa eccezione rispetto al resto d'Italia - dice Isabelle Buillet - con un ulteriore aspetto: il settore turistico è il traino anche di settori come commercio e servizi, visto che producono indotto.
Se facciamo una passeggiata in centro ad Aosta per esempio, si leggono i cartelli di chiusura affissi su bar o ristoranti a causa delle quarantene. Senza contare il numero di contagiati nel commercio, fortunatamente per la maggior parte asintomatici. Una situazione che parte dalla grande distribuzione fino al piccolo esercizio. In seguito allo sblocco dei licenziamenti le aziende stanno già avviando le procedure di licenziamento collettivo (non ultima quella di Gs SpA - Carrefour/Carrefour Market). La nostra regione non è esente da questa situazione, infatti sono 7 gli esuberi. Numeri importanti per una regione con le nostre dimensioni”. “La preoccupazione è grande - conclude Buillet - visto che l’emergenza sanitaria viaggia a braccetto con quella economica in maniera inscindibile”.
Articolo del 15/01/2022
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