#FuoriTutti Sabato Scioperano i Lavoratori della Grande Distribuzione
Dopo 28 mesi le lavoratrici e i lavoraori della grande distribuzione commerciale sono ancora senza contratto nazionale. Ad aprile sono cessate le trattative per la definizione del primo contratto collettivo nazionale di lavoro per le aziende aderenti a Federdistribuzione.
Le ragioni della rottura sono da ricondurre alle condizioni inderogabili e non negoziabili poste da Federdistribuzione per la sigla del contratto, vale a dire:
- La destrutturazione del sistema di inquadramenti utilizzando la leva del jobs act;
- L’imposizione di norme destinate a consentire alle aziende di derogare a tutte le norme del futuro contratto anche in assenza di accordo tra le parti a livello aziendale;
- La definizione di aumenti salariali che determinerebbe al 31.12.2018 una massa salariale di 1.831 euro al 4° livello a fronte dei 3.000 euro previsti alla stessa data e al medesimo livello d’inquadramento dal contratto applicato ai dipendenti delle altre aziende del commercio, ossia alla stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
"Federdistribuzione vorrebbe imporre un diktat inaccettabile attraverso cui realizzare un evidente vantaggio competitivo a danno dei propri dipendenti - sottolinea Isabelle Buillet, Segretario Generale della Filcams Cgil Valle d'Aosta - in aggiunta è emersa palese la volontà di Federdistribuzione di modificare in peggio le norme contrattuali sul mercato del lavoro, l’orario di lavoro e la bilateralità, con particolare riferimento ai sistemi di welfare (assistenza e previdenza integrative), determinando un danno aggiuntivo per i dipendenti delle imprese ad essa associate".
Per queste ragioni, continua la battaglia dei lavoratori e unitariamente Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Savt e UilTucs hanno proclamano, nelle aziende aderenti a Federdistribuzione, uno sciopero nazionale per l’intera giornata del 28 maggio 2016
Articolo del 27/05/2016
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