Geenna, Cgil Valle d'Aosta 'La nostra regione esce con le ossa rotte'
L'importante operazione antimafia nella nostra regione con gli arresti di personaggi politici di spicco, nonché appartenenti alle istituzioni, confermano la persistente infiltrazione mafiosa nel nostro tessuto economico-imprenditoriale. Ciò che ci lascia con l'amaro in bocca è il fatto che la classe politica valdostana abbia continuato a negare quei segnali, che si sono manifestati fin dagli anni ottanta. Ci riferiamo all'esplosione dell'auto dell'allora procuratore Selis. Tanto che spesso alla Valle d'Aosta non è stata risparmiata la definizione di mafia di montagna, proprio per quel legame quasi conclamato tra potere politico- economico e criminalità organizzata.
Questo aspetto è stato inoltre denunciato con puntualità dalla stessa Rosy Bindi, quando nel 2017 era venuta ad Aosta nella funzione di presidente della commissione anti-mafia. La Cgil Valle d'Aosta denuncia come sia necessario un vero cambio di rotta nella politica regionale, e che non si continui con finti rimpasti, a cui ormai la classe politica valdostana ci ha abituato.
"La nostra regione esce da queste vicende giudiziarie nuovamente con le ossa rotte. In occasione del congresso della Cgil, che si sta svolgendo in questi giorni a Bari, - afferma Vilma Gaillard, segretario generale Cgil Valle d'Aosta-, ho avuto l'occasione di intervenire e ho parlato proprio delle vicende politiche e giudiziarie che hanno interessato la mia regione. Mai pensando che quelle mie parole potessero diventare di attualità, viste le notizie che sono uscite da lì a poche ore dal mio intervento. Certo fuori dalla Valle d'Aosta questi ultimi fatti giudiziari non fanno sì che la nostra regione abbia una bella immagine, nonostante sia abitata soprattutto da persone oneste e laboriose, che nulla hanno a che vedere con queste vicende".
Articolo del 25/01/2019
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