#giulemanidaicantieri-Ezio Dufour 'L'Aeroporto di Aosta è l'Esempio di un Sistema che Deve Cambiare'
È stato un successo il flash mob organizzato dalla Fillea Cgil in tutta Italia.
Chi alle prese con freddo e pioggia, chi con venti a 200 km all’ora, chi con bufere di neve: nonostante le pessime condizioni atmosferiche, le strutture Fillea hanno dato vita alla giornata di mobilitazione nazionale a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare lanciata dalla Cgil.
Un totale di 800 mq di striscioni con lo slogan #giulemanidaicantieri hanno cominciato ad apparire già da prima dell’alba in 40 città italiane, su ponti, piloni autostradali, opere ferme o incompiute, monumenti, palazzi istituzionali, traghetti, centri storici. Il logo e lo slogan della mobilitazione ha caratterizzato anche la mattinata nei socialnetwork, in particolare Twitter, dove i flash mob Fillea sono entrati prepotentemente, invadendo viralmente la rete.
Obiettivo, liberare le opere dalle infiltrazioni mafiose, da malaffare e corruzione, dal lavoro nero ed irregolare, ristabilendo una volta per tutte trasparenza e tempi certi alle gare d’appalto e abbandonando pratiche distorte come quella degli affidamenti diretti e dei massimi ribassi.
Così dal cantiere incompiuto dell'aeroporto "Corrado Gex" di Aosta, al grattacielo della Regione Piemonte, dal palazzetto dello Sport di Como al Viadotto Genova Sestri Levante, dall’Idrovia Padova – Venezia al Tribunale di Reggio Calabria, dalla Nuvola di Fuksas di Roma a Piazza del Municipio a Napoli ai cavalcavia delle strade dissestate della Sicilia e della Sardegna....l'Italia era idealmente unita per dire basta ad una politica di appalti che non produce più lavoro ma soltanto ulteriore crisi.
"Anche la Valle d'Aosta come altre regioni italiane ha voluto far sentire la propria voce su un tema così importante - sottolinea Ezio Dufour, segretario generale della Fillea Cgil della Valle d'Aosta - il sistema italiano degli appalti pubblici è caratterizzato da un'elevata frammentazione ed esposto in misura considerevole ai rischi di collusione, corruzione e rinegoziazioni successive con gli aggiudicatari dei contratti. Sistema che ha creato un mercato in cui regna la catena dei subappalti e in cui vincono imprese caratterizzate dalla poca qualità. E le conseguenze di tutto questo ricadono sui lavoratori e anche sui cittadini. Serve maggiore severità nell'accesso delle imprese al mercato del settore, ci deve essere più qualità a premiare appunto le imprese sane. La crisi del settore edile è sotto gli occhi di tutti e gli ultimi dati consegnati dallo studio della Cgia di Mestre per la Cassa Edile Valdostana confermano purtroppo che l'uscita da questa fase di incertezza è ancora lontana. L'aeroporto di Aosta, purtroppo, si inserisce all'interno dell'elenco delle tante opere incompiute Italiane, un'esempio lampante di un sistema che deve cambiare".
Articolo del 06/03/2015
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