Heineken, dichiarato lo stato di agitazione per nove esuberi
"Il questo periodo è aumentato il consumo casalingo, ma è crollato ovviamente quello dei locali. Infatti il problema è proprio la riduzione del 40-50% di tutto il settore Horeca". Lo dice Gabriele Matterana, segretario Flai Cgil Valle d'Aosta, dopo l'annuncio dei 9 esuberi allo stabilimento Heineken di Pollein: "Tutto è partito dalla comunicazione dell'amministratore delegato del gruppo internazionale, che ha parlato di un piano di riduzione del personale per tagliare i costi del 20%. Abbiamo avuto un primo incontro con la dirigenza nazionale e con le Rsu dello stabilimento di Pollein e ci hanno dichiarato un totale di 93 esuberi. Di questi 19 sono negli stabilimenti (9 a Pollein, nda), 28 per il gruppo vendita e assistenza clienti e 46 nella sede centrale di Milano". Alla base di tutto l'emergenza sanitaria coronavirus, ma non solo: "Il crollo del settore legato anche alla chiusura dei locali ha influito non poco. I canali di vendita come i supermercati smaltiscono grandi quantità, ma ottengono anche grandi scontistiche. Da noi Heineken ha lavorato molto, ha fatto volumi di un certo livello, ma sembra che non basti. Fa arrabbiare che prima i lavoratori siano stati considerati eroi, siano stati fatti lavorare durante l'emergenza e ora si voglia dar loro il ben servito. Sicuramente c'è preoccupazione. Intanto, con la trattiva in pieno corso in tutti gli stabilimenti è stato dichiarato lo stato di agitazione. Come coordinamento unitario e segreterie nazionali abbiamo dichiarato lo stato di agitazione. Poi aspettiamo novità già dall'incontro del 3 dicembre. Per fortuna fino al 31 marzo c'è il blocco dei licenziamenti, nel frattempo faremo la trattativa per vedere di ridurre gli eventuali esuberi e capire se ci siano dipendenti vicino alla pensione, per cui sfruttare gli ammortizzatori sociali. Certo che è molto fastidioso il fatto che il 50% degli esuberi sia solo a Pollein. Sembra un'assurdità, vista la mole di lavoro".
Articolo del 09/12/2020
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