I diritti calpestati
Oltre 2000 pratiche in attesa della visita per l’invalidità civile. E l’assessore regionale alla Sanità ammette la défaillance. Oltre 2000 persone, quindi, che aspettano di fare la visita per poi ottenere un beneficio economico , che non è sicuramente la soluzione ai problemi, ma rappresenta per molti una boccata d’ossigeno.
Trovare una soluzione a questo problema rappresenta anche un'attenzione da parte dell’Ente Pubblico (la Regione/Assessorato Sanità), che dovrebbe cercare di dare sollievo a chi per motivi di salute non può vivere la quotidianità al 100 per cento.
La Cgil, attraverso il suo patronato, ha rilevato come ci siano pratiche ( solo per fare la visita) in stand by, ferme nei cassetti regionali, alcune anche da anni. Ci aspettavamo parole diverse dall’assessore e un’attenzione particolare verso quei cittadini che invece avrebbero bisogno di pratiche più veloci. Un segno di rispetto, oltre che un diritto che non andrebbe calpestato, né tanto meno rinchiuso in un cassetto e forse, a volte, pure dimenticato. Non basta fare “mea culpa” degli errori, bisogna agire! Ecco perché alla risposta all'interpellanza su questo argomento, ci saremmo aspettati che l’assessore Barmasse annunciasse delle azioni per risolvere questa problematica. Il sindacato può aiutare i cittadini nelle pratiche, ma è la politica che deve agire.
Lungi dalla Cgil fare politica, siamo sindacato e monitoriamo affinché i diritti dei cittadini , delle lavoratrici e dei lavoratori vengano tutelati. Basta nascondersi dietro la motivazione della carenza di personale. Non si può continuare a riversare sul personale la mancanza di lungimiranza di una classe politica, che è sempre più focalizzata nelle diatribe partitiche piuttosto che verso i problemi, a cui devono far fronte tutti i giorni i cittadini.
Chiediamo pertanto un incontro urgente con l’assessore Barmasse per riuscire ad arrivare - in tempi rapidi - a una soluzione in merito a questa situazione. Non si può far finta di niente, non è giusto nei confronti dei cittadini.
Articolo del 16/03/2022
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