Il 16 dicembre tutti in piazza per la giustizia
È lo sciopero di tutti, cittadine e cittadine, delle lavoratrici e dei lavoratori, dei giovani e dei pensionati. Al centro ci sono questioni troppo importanti che vanno dal lavoro al precariato fino alle pensioni. “Tutti devono scendere in piazza . È uno sciopero dei e per le cittadine e i cittadini. E noi saremo a Milano in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori, dei giovani, dei pensionati e di tutti coloro che da questa manovra finanziaria nazionale vengono penalizzati”. A parlare Vilma Gaillard (Cgil ) e Ramira Bizzotto (Uil) che giovedì 16 dicembre andranno a Milano (una delle quattro piazze insieme a Roma, Bari, Palermo e Cagliari) con una corposa delegazione valdostana.
“Una manovra insoddisfacente - affermano le segretarie di Cgil e Uil Valle d’Aosta- soprattutto per quanto riguarda le risorse destinate al lavoro e alle pensioni”. I sindacati chiedono giustizia. In particolar modo in campo fiscale dicono i sindacati: “L’accordo di maggioranza sulla distribuzione degli 8 miliardi destinati all’abbassamento delle tasse è profondamente sbagliato. Ha degli effetti dal punto di vista redistributivo iniqui e opposti rispetto a ciò che servirebbe. Vorremmo sottolineare questo punto, in queste ore tutti si stanno affannando con percentuali a raccontare una storia diversa. La verità è molto semplice, si è fatta una scelta, cioè si è scelto di non intervenire sulle detrazioni e sulla decontribuzione, come avevamo chiesto, disegnando l'intervento fiscale su chi ne aveva più bisogno, ma si è fatta un'operazione che chiaramente ha degli effetti sui redditi più elevati. Allora il punto sul quale vorremmo che tutti riflettessero è che questa operazione, che va nella direzione, più volte, sostenuta, non va a vantaggio di coloro hanno un reddito inferiore ai 35.000 euro e che rappresentano l’85% della platea complessiva di lavoratori e pensionati. Si è scelto di intervenire in modo orizzontale e la riduzione avvantaggia i redditi più elevati. Parti uguali tra disuguali, ci verrebbe da dire. È un'impostazione sbagliata, è una redistribuzione al contrario” e concludono: “La leva fiscale doveva essere utilizzata per ridurre le diseguaglianze. La manovra fiscale in legge di bilancio non è a favore dei giovani, non è a favore delle donne, non è a favore dei lavoratori e delle lavoratrici, delle pensionate e dei pensionati a basso e medio reddito. Senza parlare di Quota 102, una presa in giro così come è stata delineata. Ci chiediamo perché non si sia affrontata in maniera adeguata la riforma pensionistica”.
Articolo del 14/12/2021
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