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Il Caso dei 79 Profughi - Un Rifiuto Inaccettabile


Ogni giorno centinaia di uomini e donne, militari e civili, semplici volontari si impegnano a soccorrere e salvare vite nel Mediterraneo. Purtroppo le cronache di ogni giorno ci dicono che questo non sempre riesce e il Mediterraneo diventa una fossa comune che divora migliaia di esseri umani.

Duemila sono i migranti soccorsi solo nello scorso fine settimana e decine i morti. Questo è il triste bilancio di poche giornate di missioni di salvataggio, la situazione è drammatica, tanto che alle Nazioni Unite si sta lavorando ad una risoluzione per autorizzare una missione europea al fine di prevenire il traffico di migranti.

Una grave emergenza umanitaria che vede l'Italia impegnata in prima linea nel soccorrere uomini, donne e bambini che fuggono da persecuzioni, guerre e povertà.

Il Ministero dell’Interno, proprio per la grave situazione in atto, ha chiesto a tutte le Regioni di accogliere una parte di questi migranti, ma la Valle d'Aosta ha voluto rispondere con un secco no.

Un rifiuto pronunciato dal Presidente/Prefetto, dicendo che la Regione Valle d’Aosta è “nell'assoluta impossibilità di garantire posti di accoglienza temporanea che rispondano a criteri di sostenibilità e di dignità, oltre ai 62 posti già occupati”.

Dichiarazioni inaccettabili, provenienti da un territorio che ha vissuto il fenomeno dell’emigrazione, non solo verso la Francia, dove ogni anno lo stesso Presidente/Prefetto si reca per onorare i valdostani migrati, ma verso la Svizzera, l'America, l'Australia...

Una dichiarazione ingiustificabile anche sotto il profilo dei costi, visto che nella Legge di Stabilità è stato costituito un apposito fondo di 187 milioni di euro proprio per l'accoglienza dei richiedenti asilo e dal quale la Regione può attingere. Nel 2014 sulle coste italiane sono arrivate circa 170.000 persone, ma solo una parte ha richiesto asilo in Italia, molti lo hanno chiesto in altri paesi dell'Unione Europea dove solitamente hanno già parenti o punti d’appoggio.

La Valle d'Aosta riceve ogni anno dallo Stato e dall’Europa 800 mila euro per l'accoglienza dei 62 rifugiati già presenti, con l'unico impegno di organizzarne la permanenza.

"Accogliere 79 persone è uno sforzo che la nostra Regione può permettersi e deve fare - sottolineano Cgil, Cisl, Uil della Valle d'Aosta - è un dovere civico e umano dal quale non si può sottrarre con un semplice 'non ci sono posti'. Non si può venire meno ad un dovere morale di accoglienza e di solidarietà verso popoli che stanno conoscendo guerre, genocidi e che si trovano a vivere condizioni disperate anche per responsabilità di paesi occidentali".

Le Segreterie Regionali di Cgil, Cisl e Uil condannano con forza questa posizione del Governo Regionale che attraverso il suo Presidente /Prefetto giustifica, con argomentazioni alquanto discutibili, il rifiuto ad ospitare 79 profughi in 74 Comuni, di cui tre ad Aosta.

Invitano, pertanto, il Presidente della Regione a rivedere le sue posizioni, chiedendo di abbandonare scelte che appaiono solo funzionali a calcoli elettorali e a perseguire, invece, concretamente la cultura dell’accoglienza verso persone che fuggono da guerre e tragedie umane

Articolo del 08/05/2015

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