Incubo Tasi
Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto dell’Economia sui bollettini della TASI.
La legge di stabilità prometteva l’invio di bollettini precompilati da parte dei Comuni.
Una promessa non mantenuta, visto che il provvedimento pubblicato, stabilisce che i contribuenti debbano calcolarsi da soli l’imposta e, compilarsi i relativi modelli F24 per il pagamento.
Il Decreto prevede, infatti, la possibilità di pagare la tassa sia con il bollettino normale sia con quello che i comuni possono utilizzare per la pre-compilazione.
Questo assurdo sistema, in un paese che ha un altissimo tasso di evasori fiscali, costringe i contribuenti a rivolgersi agli uffici di riferimento, tra cui anche i CAF (Centri Assistenza Fiscale) facendo lunghe ore di coda per potere assolvere ad un dovere civico. Non sono, né i CAF né gli uffici comunali appositi, i responsabili di questa situazione di disagio che grava su cittadini responsabili, ma è, per l’ennesima volta, il sistema burocratico/politico del nostro paese che promette aiuto e semplificazione ai cittadini nella giungla della burocrazia, ma poi, nei fatti li manda allo sbaraglio senza tener conto che la maggior parte di loro sono persone anziane.
Questa situazione crea inevitabilmente confusione, rabbia e ulteriore disaffezione verso le Istituzioni.
In un paese normale, attento ai bisogni dei cittadini, le Istituzioni avrebbero dovuto attivarsi affinché l’onere e la responsabilità della compilazione del modello F24 per il pagamento delle tasse, non gravasse sul singolo cittadino, ma fosse un servizio, che per logica e per rispetto del contribuente, vedesse il modello compilato inviato a domicilio.
Articolo del 09/06/2014
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