La delicata situazione del Casinò di Saint Vincent - Nota SLC-CGIL-CISL-SAVT-SNALC-UIL
Ancora una volta le segreterie regionali di CGIL-CISL-SAVT-SNALC-UIL si trovano obbligate a denunciare l'incapacità dei vertici aziendali della casa da gioco di Saint Vincent a presentare un reale piano di riorganizzazione del lavoro e di rilancio, anche alla luce dell'uscita di 51 lavoratori dal 1 dicembre in base alla legge Fornero.
Nonostante i circa 300.000 euro spesi in consulenti per la predisposizione del piano aziendale approvato dal Consiglio Regionale nel maggio scorso, è evidente come i vertici aziendali non abbiano minimamente una visione concreta di quello che debba essere il futuro della Casa da Gioco.
La preoccupazione di CGIL-CISL-SAVT-SNALC-UIL è ulteriormente rafforzata nel constatare che l'azienda continua a pubblicare bandi per la ricerca di consulenti e/o di aziende esterne o per la costituzione di comitati interni. Questo non fa altro che dimostrare che il piano industriale approvato a maggio era privo di reali contenuti e che l'attuale management non ha le capacità per presentare un progetto concreto di rilancio e di riorganizzazione. Si cerca disperatamente all'esterno o all'interno dell'azienda qualcuno che trovi delle soluzioni al posto di chi è profutamente pagato per farlo, il tutto andando a gravare ulteriormente sulle casse aziendali e sulle tasche dei lavoratori.
Assolutamente da condannare il tentativo di affidarsi a ditte esterne per la cogestione di alcuni settori, come ad esempio le slot, la sala fumatori e altro. Questo significa permettere a soggetti esterni di entrare nel merito delle scelte aziendali con la conseguenza di mettere a rischio la libertà decisionale e gestionale dell'azienda.
Se si vuole andare verso la privatizzazione della gestione si abbia il coraggio di dirlo, altrimenti questo processo deve essere immediatamente fermato.
Le segreterie regionali di CGIL-CISL-SAVT-SNALC-UIL hanno manifestato le proprie preoccupazioni anche ai rappresentanti della proprietà e si auspicano che l'intervento del Presidente della Regione porti l'azienda ad un'inversione di marcia, e che già a partire dalla riunione del prossimo 6 dicembre si possano avere risposte convincenti, altrimenti sarà nostra cura mettere in atto le azioni necessarie per far valere i diritti dei lavoratori.
Aosta, 1 dicembre 2017
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comunicato situazione aziendale
Articolo del 08/12/2017
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