Lavoratori senza liquidità, le aziende non anticipano la cassa integrazione
Non basta l'emergenza coronavirus a destare forte preoccupazione tra i valdostani, ora è subentrata anche la questione economica. Buona parte delle aziende e Confindustria, che inizialmente avevano detto sì, firmando accordi con i sindacati sull’anticipo della cassa integrazione ordinaria, hanno fatto retromarcia proprio a ridosso delle festività pasquali. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Valle d'Aosta, unitamente alle categorie del mondo industriale, non usano mezzi termini: “Sarà una Pasqua amara per i lavoratori valdostani. Le aziende che inizialmente avevano dato il benestare ad anticipare la cassa integrazione per i lavoratori, ora fanno dietrofront. Lo scollamento tra una parte del mondo industriale e quello operaio risulta ancora più evidente in questa occasione”. Furiose le organizzazioni sindacali che incalzano: “Che razza di comportamento è questo e Confindustria come fa a prestarsi a un'azione di questo tipo? Confindustria ci ricorda un personaggio della mitologia che tesseva di giorno e disfava di notte. È un gioco pericoloso che si fa sulla pelle dei lavoratori, l'ennesimo schiaffo che si dà ai valdostani, come se non fosse già abbastanza tutto quello a cui devono far fronte in questo momento di pandemia. Forse questo ulteriore campanello d'allarme dovrebbe risvegliare la politica dal torpore in cui sembra essere sprofondata. La colpa della politica regionale è proprio quella di non aver fatto da “cassa di compensazione” tra il mondo industriale e quello operaio e con questo modo di fare si allontana ancora di più dai lavoratori. Saranno oltre mille le famiglie che si troveranno ad affrontare questa situazione sanitaria senza nessuna copertura economica”.
Articolo del 13/04/2020
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