Malattie professionali, Slc Cgil lancia l'allarme: 'Situazione critica in Poste Italiane'
I risultati dell'indagine dell'anno scorso dell'Slc con l'Inca nazionale, effettuata con la compilazione di questionari solo per la categoria dei consulenti commerciali in Poste, ha evidenziato che i consulenti commerciali di Poste Italiane vivono condizioni lavorative critiche, a cui sono correlate diverse tipologie di malattie professionali come patologie oculistiche, muscolo-scheletriche e psicologiche: a dimostrarlo è un'indagine promossa a livello nazionale dal patronato Inca e Slc Cgil: “Il contesto lavorativo - dichiara la segretaria regionale Slc Cgil Valle d'Aosta Barbara Capelli – è molto problematico, contraddistinto dallo stress portato dalle pressioni a vendere, dagli straordinari spesso non pagati, dalla carenza di organico e, in qualche caso, addirittura da violenze verbali subite da parte dei superiori. Sul lavoro ci si ammala e si muore: le malattie professionali sono in aumento e dobbiamo fare in modo di far emergere questa tendenza”. Su 200 questionari compilati il 73,8% degli intervistati ha dichiarato di avere scadenze rigide o strette, l'83,7% un ritmo di lavoro elevato, l'80,9% svolge compiti che richiedono un notevole impegno cognitivo, il 55% dichiara di assumere responsabilità eccessive rispetto al livello di mansioni previste e l'84,2% si trattiene a lavorare oltre il normale orario; l'82,6%, inoltre, afferma di operare in un contesto di pressioni elevate e il 47,8% di aver subito violenze verbali sul lavoro. Anche quest'anno la stessa iniziativa verrà estesa agli operatori di sportello e ai portalettere. Negli uffici postali verrà distribuito un questionario che, debitamente compilato, individuerà alcuni obiettivi primari, consentendo al sindacato Slc di rafforzare la contrattazione collettiva per migliore le condizioni di lavoro, al patronato Inca di verificare l’eventuale origine professionale delle malattie, senza aspettare che gli eventuali danni alla salute diventino irreversibili, al lavoratore di ottenere le protezioni economiche e assistenziali di Inail. Però, in seguito all'emanazione del Dpcm, la distribuzione dei questionari è stata stoppata: "Ci atteniamo alle disposizioni ministeriali, vista l'emergenza Covid-19" conclude Capelli.
Articolo del 11/03/2020
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