Pensioni e Perequazioni
Il Governo Monti aveva bloccato totalmente, per il biennio 2012-2013, la perequazione automatica delle pensioni con un valore lordo superiore ai circa 1.450 euro mensili ( tre volte il minimo).
Mediamente la perdita mensile è stata di circa 40 euro, che nel biennio ha comportato per ogni pensionato una riduzione della propria possibilità di spesa pari a 1.040 euro.
L’attuale Governo, nella proposta di legge di stabilità, ha riproposto, anche se non nella stessa misura, analoghi provvedimenti per le pensioni con un valore medio alto.
Partendo dall’andamento indice Istat per le famiglie di operai e impiegati, l’incremento dei prezzi nei primi nove mesi del 2013 è stato dell’1,2%.
Con la legge di stabilità la perequazione si articolerà in modo che il valore della pensione minima, per effetto dell’aumento dell’1,2% passa da 495,43 euro del 2013 a 501,38 euro nel 2014.
ESEMPIO DI VARIAZIONI DELL’IMPORTO DELLE PENSIONI.
Percentuale di aumento Pensione mensile
1,2% 100% Pensioni fino a 1.486,29 euro
1,14% 95% Pensioni oltre 1.486,29 euro e fino a 1.981,72 euro
0,90% 75% Pensioni oltre 1.981,72 euro e fino a 2.477,15 euro
0,60% 50% Pensioni oltre 2.477,15 euro e fino a 2.972,58 euro
0,48% 40% Pensioni oltre 2.972,58 euro (entro 6 volte il minimo)
Anno 2013 Anno 2014
1.486,29 euro 1.504,41 euro
1.981,72 euro 2.004,31 euro
2.477,15 euro 2.499,44 euro
2.972,58 euro 2.990,41 euro
Articolo del 15/01/2014
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