Piattaforma Fisco e Previdenza, Beschi 'Questa Piattaforma Nasce per dare Voce ai Lavoratori'
Un'assemblea partecipata e ricca di interventi quella che si è svolta ieri mattina alla Gran Place di Pollein e che ha visto la presentazione e l'analisi da parte dei quadri e delegati di Cgil, Cisl, Savt e Uil della Piattaforma Unitaria su Fisco e Previdenza.
4 ore di dibattito durante i quali tanti sono stati gli spunti per implementare la bozza della piattaforma che vedrà la sua versione definitiva in autunno con la chiusura dell'analisi e degli emendamenti dei lavoratori di tutta Italia.
"La crisi economica è sotto gli occhi di tutti - ha detto il segretario della Cisl della Valle d'Aosta Riccardo Monzeglio parlando a nome delle organizzazioni sindacali - il dilagare della disoccupazione, e soprattutto di quella giovanile, il turnover della pubblica amministrazione che non libera posti di lavoro nuovi, la legge fornero, tante le incoerenze davanti alle quali unitariamente con questo documento i sindacati hanno voluto aprire un dibattito. Un confronto che parte dai lavoratori e che darà vita al documento finale da presentare al governo nazionale. Problemi nazionali che si ripercuotono anche sulla nostra regione, bisogna capire quanto corta è la coperta perchè alla fine i fondi finiscono sempre alle stesse persone, bisogna pensare ad una redistribuzione che guardi al sociale e che aiuti famiglie, lavoratori, giovani e pensionati che più di tutti sono stati colpiti in questi anni".
I delegati nei loro interventi hanno analizzato i punti della piattaforma portando il loro contributo ed evidenziando i passaggi più delicati su cui intervenire, primo fra tutti ha tenuto banco la "Legge Fornero" e la questione della giustizia sociale, troppe le famiglie colpite, troppi i lavoratori e pensionati che hanno visto la loro capacità di spesa, e quindi di vita, diminuire negli anni. Pensionati che stanno pagando la crisi e mantenendo le famiglie, una legge quindi che va profondamente rivista nella sua rigidità. Contratto nazionale, ammortizzatori sociali, bonus degli 80 euro, tanti gli argomenti trattati, tra cui anche l'evasione fiscale, ancora troppo pesante in Italia e che toglie risorse, in questo momento importantissime, ad imprese e lavoratori.
Ha concluso il confronto Mauro Beschi, responsabile del Dipartimento Politiche economiche della Cgil.
"Questa Piattaforma nasce per dare voce ai lavoratori. Sono 7 anni che viviamo questa crisi economica, una crisi profonda e lunga che il paese non aveva mai conosciuto dalla sua unità, una crisi ancora più pesante di quella del '29, che ha creato in questi anni un impoverimento relativo mai visto prima. Dalle famose politiche di austerità decise in Europa sono passati 4 anni e mezzo e noi non abbiamo più competitività delle imprese, e un debito che invece di calare è esploso. Basta pensare al Pil che è calato di 9 punti dal 2010, la domanda di 12 e la produzione industriale è scesa del 25%, tutto dovuto a politiche che hanno privilegiato gli investimenti finanziari invece di pensare allo sviluppo reale. Questa situazione ha fatto esplodere la disoccupazione che è arrivata al 12% e quella giovanile ha toccato il 42%. Negli ultimi quattro anni abbiamo inoltre avuto un forte arretramento del salario reale. Questa condizione non cambierà a breve, anzi, questo perchè bisogna intervenire sulle politiche economiche e per farlo bisogna arrivare a cambiare le politiche economiche dell'Europa. Quello che il sindacato unitario si prorpone con questa piattaforma è di trovare una via di uscita su due temi fondamentali come fisco e previdenza, che se adeguatamete trattati possono essere fonte di rilancio per le imprese e per il paese. La piattaforma è uno strumento che può rimettere in moto l'iniziativa, rilanciare politiche di sviluppo e di crescita per aiutare redditi ed occupazione.
Il problema dell'Italia e dell'Europa è la crisi di domanda dovuta alla disegualianza crescente, è quindi fondamentale portare proposte che sostengano i redditi.
La piattaforma è in discussione in tutta Italia nelle assemblee dei lavoratori, e questo è un passaggio fondamentale perchè bisogna partire dalla volontà di riforma dei lavoratori, dalle loro proposte, dalle loro difficoltà. È una piattaforma che parte dal basso, che dal basso verrà sostenuta per poter sostenere nell'immediato futuro una battaglia politica che sarà durissima".
Articolo del 24/07/2014
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