Piazza del Popolo si colora di rosso
Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, le strutture regionali della Cgil a Roma per chiedere al governo pace, lavoro, democrazia e giustizia sociale.
Una trentina i partecipanti dalla Valle d’Aosta. A guidare la delegazione valdostana Vilma Gaillard segretaria generale CGIL Valle d’Aosta.
Che sia un 18 giugno di pace, giustizia sociale, democrazia e lavoro. Una giornata, una manifestazione dedicata a questi temi, con la quale la Cgil questa mattina - a partire dalle 10.30 - ha riempito piazza del Popolo a Roma, dopo aver riempito le Camere del lavoro di tutto il Paese, con 200 assemblee che hanno preparato quella nazionale di oggi nella Capitale. È ambiziosa la proposta della Cgil. Che prova a rendere evidente quel filo che lega tutto tra i temi solo apparentemente lontani dell’oggi. Perché la pace è una precondizione irrinunciabile della giustizia sociale, perché il lavoro e la democrazia sono minacciati dai venti e dall’economia di guerra. Perché l’inflazione galoppante, che rende ancor più poveri i salari, è nata inizialmente da una ripresa della domanda che scontava il contesto di fragilità della lunga catena di produzione globale, minata dagli andamenti dei contagi in ogni angolo del mondo e oggi esplode a causa delle speculazioni che giocano con le materie prime centellinate dal conflitto: il grano e il gas prima di tutto.
Oggi la Cgil ha portato in piazza decine di migliaia di persone da tutti i territori, proprio per dirlo chiaro e forte e per chiedere al governo scelte politiche che scongiurino l’ennesima crisi sociale dietro l’angolo. I prezzi crescono, le materie prime si fanno più scarse a ogni giorno di guerra che passa, gli stipendi restano fermi, il lavoro è sempre più precario, il denaro costerà di più. È urgente fermare questa deriva, adesso prima che sia troppo tardi.
Vilma Gaillard “ Anche noi in piazza per chiedere lavoro, pace, giustizia sociale e democrazia”
Per Vilma Gaillard, segretario generale Cgil Valle d’Aosta “ Il 18 giugno in piazza a Roma, perché provengo dalla più piccola regione d’Italia, la Valle d’Aosta. La mia partecipazione insieme a un nutrito gruppo di compagni della Cgil Valle d’Aosta vuole simboleggiare la nostra vicinanza ai tanti civili che sono i primi a pagare le conseguenze di una guerra assurda come quella Russia-Ucraina. Sono in piazza anche per testimoniare l’attenzione del mio sindacato ai temi del lavoro, della pace, della giustizia sociale e della democrazia. Le motivazioni della nostra partecipazione in piazza il 18 giugno? Perchè solo se saremo tanti e tutti insieme la nostra richiesta di pace, di lavoro e di giustizia sociale sarà come un vento che andrà a espandersi magari in tutto il mondo. Abbiamo bisogno di pace, ma anche e soprattutto di lavoro, giustizia sociale e democrazia, temi che come dicono gli slogan “camminano insieme” e noi saremo lungo quel percorso, con i nostri ideali di sempre".
Articolo del 17/06/2022
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