PNRR, Sindacati dei pensionati: primo segnale positivo per legge su non autosufficienza.
Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) si comincia ad affrontare il grande tema della non autosufficienza degli anziani.
Dichiarano i Sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil: “Le misure contenute nel PNRR possono gettare le basi per una legge nazionale che fissi i livelli essenziali delle prestazioni e assicuri servizi e sostegni adeguati e uniformi su tutto il territorio nazionale. Una legge da lungo tempo invocata e rivendicata dalle Organizzazioni sindacali dei pensionati. Ora valuteremo nel dettaglio come questi primi elementi contenuti nel Pnrr troveranno un seguito concreto.”
“Nel Piano del Governo, si evidenzia più volte la necessità di occuparsi delle persone non più autosufficienti e delle persone anziane. Dal rafforzamento dei servizi sociosanitari territoriali e dell’assistenza domiciliare, allo sviluppo di nuove tecnologie come la telemedicina e la riforma delle Rsa. Dalla necessità di perseguire l’obiettivo dell’assistenza domiciliare, evitando l’ospedalizzazione degli anziani e individuando la casa come il primo luogo della cura per favorire il più possibile la loro autonomia e indipendenza.“
“Si tratta di un primo segnale positivo nei confronti delle persone che rappresentiamo, anche se seguiremo con particolare attenzione tutto l’iter del Piano nazionale affinché quello che oggi è scritto nero su bianco, si realizzi."
Per ciò che riguarda la Valle d’Aosta, i progetti presentati dalla giunta regionale nel merito del PNRR regionale sfiorano il miliardo di euro. Purtroppo le risorse stanziate dalla Giunta sul capitolo sanità, ammontano appena all’1% del totale dei progetti presentati.
SPI-CGIL, FNP-CISL, UIL-UILP, denunciano in primo luogo la loro totale contrarietà per l’assenza di un confronto tra le parti. Ribadiscono ancora i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl, Uil: “Quel che sappiamo lo dobbiamo agli organi d’informazione. "Nl merito, riteniamo fortemente sbagliato aver sottovalutato la questione sanitaria quando, invece, sarebbe stato fortemente necessario prevedere cospicui investimenti."
La Valle d’Aosta ha fortemente bisogno di investire sulla sanità, come ci insegna la pandemia che ha messo in luce tutte le carenze e le fragilità del sistema sanitario regionale. E' indispensabile ripensare il nostro modello sanitario e socio assistenziale, sia per migliorarne l’offerta qualitativa, sia per garantire l’erogazione delle prestazioni.
Se questa è la via intrapresa, possiamo solo prendere atto con preoccupazione che i cittadini valdostani pagheranno sulla propria pelle il risultato di queste scelte.
Articolo del 03/05/2021
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