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Regionalizzazione, Rinnovo Contrattuale e Sciopero Unitario - Al Via le Assemblee dei Docenti


Regionalizzazione, rinnovo contrattuale e sciopero unitario del 20 maggio, saranno questi gli argomenti che vedranno gli insegnanti impegnati in assemblee su tutto il territorio regionale organizzate dalla Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals Confsal a partire da domani, venerdì 13 maggio.

Le motivazioni dello sciopero sono legate al mancato avvio delle trattative per il rinnovo del contratto e alle numerose emergenze del settore, soprattutto quelle legate all’applicazione della legge 107/15, la cosiddetta “Buona Scuola”.

Il tema principe delle assemblee sarà l’unione delle forze per lo sciopero del 20 maggio sul rinnovo del contratto che oramai è fermo da 7 anni, dal 2009 il contrattonon è stato rinnovato come quelli del pubblico impiego, nel frattempo però le leggi di stabilità che si sono susseguite negli anni hanno determinato profondi cambiamenti nel contratto stesso.

I sindacati rivendicano percorsi di valorizzazione professionale e una sburocratizzazione del lavoro “nella prospettiva di un consolidato patto educativo tra scuola, famiglie e comunità sociale sostenuto anche da una forte e mirata politica di investimenti. Si rivendica inoltre la stabilizzazione dei tanti precari cui né il piano straordinario di assunzioni né le procedure concorsuali in atto hanno dato risposta”.

Per i precari la mobilitazione sostiene la richiesta di una diversa politica degli organici, la cancell zione delle disposizioni che impediscono di sostituire gli assenti e lo sblocco del turn over.

Per i docenti la mobilitazione è volta a rivendicare “anche ai fini di una piena salvaguardia della libertà di insegnamento, criteri trasparenti e oggettivi, definiti contrattualmente, per l’assegnazione alle scuole, una gestione partecipata e contrattata delle procedure di valorizzazione professionale, rifiutando una gestione verticistica del cosiddetto bonus, il sostegno e la promozione della collegialità come modello che può favorire la miglior qualità nella programmazione e nella gestione dell’offerta formativa. Tutto ciò in continuità con le azioni fin qui svolte per rimediare agli aspetti più dannosi della legge 107”.

Per i dirigenti scolastici, oltre all’esigenza di un riallineamento retributivo rispetto al resto della dirigenza pubblica “si rivendica il superamento delle assurde differenze nel trattamento economico legate alle diverse modalità di reclutamento, la fine del sistematico ricorso alle reggenze, l’eliminazione di responsabilità improprie, il ripristino delle risorse i contratti regionali sul salario accessorio, la riconduzione alla contrattazione della mobilità e dei conferimenti di incarico”.

Per quanto riguarda invece il quadro più prettamente regionale i Sindacati della Scuola hanno raccolto ad oggi 1.200 firme tra i docenti, iscritti e non, per ottenere la stabilizzazione degli insegnanti precari compresi quelli di II fascia delle graduatorie di istituto. Docenti che hanno conseguito un’abilitazione valida a tutti gli effetti di legge: per i diplomati magistrali con riferimento al D.P.R. 25 marzo 2014, per i laureati in SFP dopo il 2009 il realitvo percorso accademico e per i docenti delle secondarie la frequenza di un TFA odi un PAS.

“È una battaglia che stiamo portando avanti già da qualche anno quella delle stabilizzazioni dei precari –sottolinea Katya Foletto, segretario regionale della Flc Cgil – nella nostra regione è in fase di elaborazione da parte della commissione l’applicazione della legge 107, chiediamo che anche ai precari della Valle d’Aosta venga applicato lo stesso principio di assunzione che c’è in Italia. Ad oggi sono state raccolte 1.200 firme nelle scuole e riteniamo che non si possa procedere a nessun tipo di cambiamento senza pensare che il fenomeno del precariato non venga almeno in parte sanato”.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Savt École e Snals Confsal chiedono che non siano le aule dei tribunali a dover decidere la sorte dei tanti precari storici come ha evidenziato in conclusione Alessandro Celi, segretario regionale Snals Confsal “C’è una questione di metodo di fondo, sia a livello regionale che nazionale, invece di cercare il confronto e la concertazione si preferisce andare per tribunali. Siamo in attesa di un prossimo concorso per i dirigenti, ma qual’è il progetto complessivo della scuola? Sono state date delle linee precise?”.

“Chiediamo con chiarezza il riconoscimento della dignità del lavoro svolto nelle nostre aule scolastiche – concludono  – e una soluzione che metta fine alla discriminazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari della scuola. La stabilizzazione dei docenti non solo permette ad essi di vivere una vita più dignitosa, ma permette a tutto il sistema scolastico di essere più efficiente e virtuoso”.

Scarica allegato: Il Calendario delle Assemblee

Articolo del 12/05/2016

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