Sanità, Fp VdA “Manca una strategia politica regionale lungimirante”
La situazione è sotto gli occhi di tutti per quanto riguarda la sanità in Valle d’Aosta. Liste d’attesa infinite, pronto soccorso preso d’assalto e con lunghe attese, professionisti (infermieri, operatori tecnici, Oss e medici) che non danno il giro per i turni massacranti a cui spesso sono sottoposti, intersecandosi in numerose mansioni che creano inevitabilmente stress psicofisico e stanchezza. E la soluzione quale sarebbe? Intensificare le ore dell’Elisoccorso, che a sua volta comporta un ulteriore sforzo - lavoro da parte degli stessi e soliti professionisti sanitari? La responsabilità di tutto questo è della mancanza di oculatezza di chi a Palazzo regionale si occupa di Sanità. Forse sarebbe il caso di provare a migliorare quello che abbiamo già, invece di riversare tutti gli sforzi del personale, già carente ( e quelli che ci sono spesso sono stanchi proprio per i turni di lavoro massacranti) verso un unico mezzo? Facciamo una premessa, doverosa. L’Elisoccorso, per esempio, è il mezzo che permette di salvare vite, perché soprattutto per come è disposta territorialmente la Valle d’Aosta, permette di arrivare in qualsiasi posto in poco tempo e magari ( come è già successo) salvare vite umane. Quindi nessuna demonizzazione del mezzo, anzi di elogio. Le nostre perplessità, però, riguardano i metodi e la mancanza totale di una politica che valorizzi il personale e dia servizi efficaci e efficienti ai cittadini. Continua a mancare una strategia lungimirante.
È impensabile aumentare il carico di lavoro del personale medico-infermieristico-tecnico e assistenziale per un solo mezzo, quando ci si ritrova “a galleggiare” in tutti gli altri settori. Spesso mancano ambulanze, il personale infermieristico è quasi ridotto all’osso ( se si pensa ai numerosi trasferimenti dei nostri professionisti verso altre zone d’Italia o all’estero, perché meglio remunerati, valorizzati e con condizioni lavorative più umane in termini di organizzazione e di concilliazione vita-lavoro). Naturalmente la nostra perplessità non è verso l’Elisoccorso, ma è un’occasione di riflessione su come viene gestita attualmente la sanità in Valle d’Aosta e le nostre perplessità sono rivolte a una politica regionale ( e nello specifico all'assessorato regionale alla sanità ) deficitaria in termini di azioni reali, concrete e strategiche che dovrebbero invece essere rivolte a un effettivo miglioramento dei Servizi e delle condizioni di lavoro dei professionisti.
È impensabile che possano mancare ambulanze ( perché magari impegnate nel soccorso e nel trasporto dei pazienti, per esempio, da e verso l’Elisoccorso ), eppure sta accadendo anche questo, senza contare che tutto questo va a ricadere inevitabilmente su tutta la popolazione valdostana e sul benessere e sulla salute della collettività ( lavoratori della sanità e cittadini).
sm
Articolo del 25/01/2024
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