Sciopero dei metalmeccanici in Valle d’Aosta mercoledì 15 gennaio
Sciopero dei metalmeccanici proclamato da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil mercoledì 15 gennaio anche in Valle d’Aosta dopo la rottura delle trattative 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, a causa della totale chiusura di Federmeccanica e Assistal alle richieste sindacali votate dai lavoratori. Il nostro obiettivo - spiegano Fim, Fiom e Uilm - è quello di riconquistare il tavolo di confronto e avviare il negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro sulla base delle richieste contenute sulla piattaforma votata dai lavoratori e dalle lavoratrici.
Dai primi dati in Valle d’Aosta lo sciopero è partito con il giusto piede. Dalla Cogne Acciai Speciali ci dicono i delegati che alcuni impianti tipo l’Acciaieria, la Colata Continua,Gmp (gestione materie prime), Tvb (treno vergella barre) gli impianti sono fermi. In altri reparti tipo pelatrice si toccano punte del 90% di adesione allo sciopero e nel reparto qualità il 60% degli operai ha aderito alla alla protesta. Sul territorio al momento l’unico dato pervenuto alla Tecnomec di Arnad adesione all’80%.
Alla base dello sciopero che è a livello nazionale, spiegano i sindacati dei metalmeccanici della Valle d’Aosta “Il salario innanzitutto: è stata respinta la richiesta di aumento di 280 euro, tutto verrebbe legato all’andamento dell’inflazione senza alcun aumento reale. Peggiora la clausola di salvaguardia, visto che l’aumento dei minimi contrattuali è stato posticipato di 6 mesi. Infine i datori di lavoro non hanno alcuna intenzione di modificare la clausola di assorbimento degli aumenti contrattuali. Anche sul premio di risultato non c’è accordo, specie per le aziende in cui non si pratica la contrattazione di secondo livello. Il precariato è l’altro terreno di scontro: non c’è alcuna disponibilità delle associazioni datoriali a regolamentare l’utilizzo dei contratti precari attraverso la contrattazione nazionale”.
Articolo del 14/01/2025
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