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Scuola, perplessità sulla situazione che si troveranno ad affrontare docenti e alunni


Le scriventi Organizzazioni sindacali, a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, continuano a esprimere forti perplessità sulla situazione che si troveranno ad affrontare le scuole di ogni ordine e grado.
Come più volte rilevato dai diversi Sindacati nei loro comunicati, non ultimo nel documento “E se non andrà tutto bene?”, vi sono criticità che l’Amministrazione regionale pare continuare a minimizzare e che, già prima della ripartenza, iniziano a emergere.

Il caso del personale ausiliario

In particolare i sindacati delle scuole denunciano il grave ritardo con cui verrà assunto il personale ausiliario (bidelli), di cui è stato fatto un reclutamento tardivo e non privo di errori, che ritarderanno ulteriormente la loro assunzione. Inoltre, ci si chiede quale formazione riceveranno queste persone sulla gestione della situazione emergenziale relativa al COVID 19 e sulla gestione dei bambini, per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e della primaria, nei pochi giorni che ci separano dall’inizio delle lezioni. Si pensa, forse, di consentir loro di lavorare senza adeguata preparazione specifica per l’attuale situazione? Inoltre già da maggio, era stato chiesto che ci fosse una regia unica che partisse dall’Amministrazione regionale, pur nel rispetto dell’autonomia scolastica, che indirizzasse le Istituzioni scolastiche ad agire in maniera il più possibile analoga nell’affrontare la riorganizzazione della scuola. Anche questa richiesta è stata delusa e oggi ci si trova nella situazione in cui ogni Dirigente scolastico ha agito e interpretato l’enorme mole di direttive ministeriali e regionali in maniera autonoma, generando comportamenti diversificati da scuola a scuola e creando quindi perplessità in famiglie e lavoratori.
Per quanto riguarda le scuole di base, poi, i Dirigenti scolastici si sono dovuti relazionare con gli enti locali che in alcuni casi sono stati più virtuosi e in altri meno. Quindi alcune realtà potranno affrontare con maggiore sicurezza l’avvio dell’anno, altre si troveranno con qualche difficoltà in più.

Sostituzione dell'insegnante assente

Infine come sindacati abbiamo sottolineato più volte – e non smetteremo mai di farlo – come sia necessaria la sostituzione sin dal primo giorno dell’insegnante assente nelle scuole dell’infanzia e primaria. Se questo era necessario prima dell’emergenza, oggi diventa indispensabile per evitare che gli insegnanti si spostino nelle classi di cui non sono titolari, che gli alunni siano smistati in altre classi, sovraffollandole, e che sia impedita la didattica per gruppi inferiori al gruppo classe. Sono, invece, giunte numerose segnalazioni da diverse Istituzioni scolastiche, secondo le quali i dirigenti scolastici stanno richiedendo la stesura di piani di fattibilità, la cui esistenza imporrebbe l’impiego degli insegnanti in classi diverse dalle loro. Su questa problematica dal MI sono arrivate aperture, auspichiamo quindi che anche la Sovrintendenza regionale fornisca tempestivamente indicazioni chiare e precise in materia, per permettere ai dirigenti di sostituire senza incertezze. Allo stesso modo deve essere chiarito se l'insegnante in quarantena sarà collocato in malattia o dovrà svolgere didattica a distanza.

Outdoor education o Didattica Digitale Integrata

Ci chiediamo, poi, quale considerazione sia riservata all’aspetto didattico-pedagogico. Sembra essere passato in secondo piano quando, invece, diventa più che mai urgente ripensare la didattica così come è stata riesaminata la riorganizzazione scolastica, anche perché inevitabilmente i due aspetti sono fortemente legati. Non basta dire che si fa outdoor education o Didattica Digitale Integrata. Bisogna ripensare tutta una modalità di relazione didattica-educativa, un modo diverso di stare in classe, di atteggiarsi e di interagire, che parta da dati certi sulla reale preparazione degli studenti e sui conseguenti piani di miglioramento. Una riflessione più ampia su questi aspetti è diventata più che mai urgente perché i lavoratori della scuola non sono semplici burocrati o vigilanti, ma professionisti della conoscenza, in grado di far superare le difficoltà a tutti gli alunni che dovranno imparare nuove regole di convivenza, e come tali vanno trattati.
Pertanto, le sottoscritte Organizzazioni sindacali della Scuola in Valle d’Aosta, pur non ritenendo opportuno prolungare la chiusura delle scuole per non inficiare ulteriormente il diritto all’istruzione, vigileranno affinché la ripresa venga affrontata nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, a garanzia e salvaguardia di tutti i lavoratori della scuola e degli alunni. Nel ribadire che è assolutamente necessario dare priorità alla scuola, le organizzazioni scolastiche regionali sono al fianco di alunni, famiglie ed insegnanti con l'auspicio che la comunità educante possa far fronte a questa delicatissima fase della storia della vita scolastica, tuttavia tutti i casi in cui le norme non saranno rispettate saranno denunciati senza esitazione. 

Articolo del 11/09/2020

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