Senza contratto, lo sciopero continua e questa volta “a scacchiera”
Per la quarta volta in quattro mesi sono tornati a scioperare in Valle d'Aosta i metalmeccanici, che chiedono il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto a giugno 2024. Dopo lo stop per un'intera giornata, i presìdi e il corteo del 28 marzo scorso, questa volta la mobilitazione prevede l'astensione dal lavoro nelle ultime due ore di turno.
L'iniziativa è stata decisa a livello nazionale da Fiom, Fim e Uilm, da tenersi entro fine aprile. Nella nostra regione, dove ha aderito anche Savt Industrie, lo sciopero si svolge dal 15 al 18 aprile.
Le trattative con Federmeccanica e Assistal sono ferme dallo scorso autunno, quando le associazioni dei datori di lavoro hanno - a sorpresa, dicono i sindacati - opposto un loro pacchetto di proposte alla piattaforma votata nei mesi precedenti dalle assemblee dei lavoratori in tutta Italia. I metalmeccanici chiedono l'aumento del salario, la riduzione da 38 a 35 ore dell'orario di lavoro, limiti al precariato, maggiore sicurezza.
In Valle d'Aosta il settore impiega circa quattromila persone, la maggior parte è nell'orbita della Cogne Acciai Speciali. Qui, martedì 15 aprile, è partita la cassa integrazione del mese che coinvolgerà fino a venerdì un centinaio di lavoratori.
Ma non si esclude un ricorso a qualche altra giornata di cassa prima della fine del mese. Lo ha comunicato l'azienda ai sindacati in un incontro, avvenuto nell'ambito di un accordo che prevede un confronto, ogni due settimane, per monitorare la situazione.
L'ammortizzatore sociale, richiesto per 13 settimane fino al 25 maggio, è stato fruito per otto giornate lavorative a marzo.
Dalla riunione non sono arrivate risposte sul rinnovo di sei contratti a tempo determinato, in scadenza a maggio.
Articolo del 16/04/2025
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