Slc Cgil, Cisl Slp, Uil Poste: “Chiudere i siti non in regola”
“Dispositivi di Protezione non conformi al protocollo OMS, gel disinfettanti non pervenuti o pervenuti in quantità ridotta, Gestione spazi comuni: lasciata al buon senso degli stessi lavoratori; centri di recapito in cui non si può rispettare la distanza di sicurezza per via degli angusti spazi, UP layout senza protezione in plexiglass con solo una distanza di sicurezza delimitata da un nastro ma dove l'operatore si trova costantemente a meno di un metro dal cliente che noncurante si appoggia al bancone per firmare” sono alcuni dei punti della denuncia presentata dalle organizzazioni sindacali Slc Cgil, Cisl Slp e Uil Poste alla Prefettura della Valle d'Aosta. Ma le organizzazioni sindacali rimarcano ancora: “L'entrata dei clienti non regolamentata fino a pochi giorni fa. Ad oggi l'entrata del cliente è scandita uno alla volta in base agli operatori presenti, ma se nei grossi uffici vi sono più operatori, anche il cliente non si trova a distanza di sicurezza con il cliente vicino. Le sanificazioni non sempre eseguite e non in tutti gli uffici”. Per quanto concerne la sorveglianza sanitaria: “Nessuna segnalazione e/o tutela per le persone fragili o con patologie pregresse. E infine la mancanza di costituzione di un Comitato Regionale per la verifica dell'applicazione del Protocollo d'Intesa”.
Le richieste dei sindacati
“Qualora l'Azienda non fosse in grado di garantire tutte le condizioni elencate, non rispettate fino ad ora, chiediamo di chiudere i siti non in regola, onde evitare una maggiore diffusione del Covid-19, quindi un controllo di tutti i siti di Poste Italiane S.p.A nella regioneValle d'Aosta da parte delle autorità preposte” scandiscono i sindacati.
Articolo del 25/03/2020
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