Spi Cgil Valle d'Aosta, Domenico Falcomatà è il neo segretario
Passaggio del testimone allo SPI (sindacato pensionati italiani) CGIL Valle d'Aosta. Domenico Falcomatà, segretario regionale CGIL, subentra a Gaetano Maiorana da otto anni alla guida del sindacato. L'elezione è avvenuta martedì 8 maggio all'Hotel HB di Aosta alla presenza dei membri dell'Assemblea Generale, organo che elegge il segretario. Era presente la Segreteria nazionale dello SPI, rappresentata da Attilio Arseni, segretario dell’organizzazione SPI nazionale e Lorenzo Mazzoli, responsabile SPI nazionale dipartimento organizzazione.
Come sottolinea il segretario uscente Maiorana: “Lascio uno Spi in buona salute, un gruppo dirigente attento ai bisogni delle persone da tutelare e una situazione degli iscritti in costante crescita, segno del buon lavoro che abbiamo svolto. A livello locale, ho lavorato con impegno e determinazione e ho collaborato con il segretario generale della Cgil per affrontare e risolvere i molti problemi che in questi anni hanno interessato il mondo dei pensionati e dei lavoratori”.
Il neo segretario Falcomatà, eletto a larga maggioranza di voti, nel momento del suo insediamento è intervenuto, toccando i principali temi che riguardano il mondo dei pensionati, degli anziani, del disagio sociale, sempre più diffuso anche in Valle d’Aosta. “Nella nostra regione - afferma - il welfare è ancora di buona qualità. Nonostante ciò, non si può nascondere che comunque ha risentito della crisi e del forte calo di risorse del bilancio regionale. In questi anni, con il sindacato pensionati Cgil abbiamo cercato di sollecitare il governo regionale e il Comune di Aosta, affinché venissero affrontati in tempi rapidi alcune criticità e, in un contesto politico-economico che ha assunto una deriva particolarmente preoccupante, fossero messi in sicurezza alcuni capisaldi del sistema esistente, chiedendo e ottenendo miglioramenti delle prestazioni socio-assistenziali o salvaguardando l’esistente. Ritengo, tuttavia, che ciò non sia ancora sufficiente. La sfida per il futuro è quella di estendere il nostro campo d’azione, oltre al fatto di proseguire con la contrattazione in campo sociale e in campo sanitario”.
Articolo del 14/05/2018
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