'Stesse condizioni per i Vigili del Fuoco della Valle d'Aosta come i colleghi del Nazionale'
In seguito alla proclamazione dello stato di agitazione da parte delle organizzazioni sindacali Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Savt Fp, Fialp Sivder e Conapo e del tentativo di conciliazione del 20.06.2018, i sindacati unitariamente hanno concordato di sospendere temporaneamente lo stato di agitazione in vista dell’incontro con il C.R.R.S (comitato regionale relazioni sindacali), previsto per lunedì 25 giugno, finalizzato a definire le metodologie e i tempi per l’ apertura di un tavolo tecnico di approfondimento delle tematiche connesse al rinnovo contrattuale.
Con l’occasione però ci teniamo a fare alcune precisazioni: il passaggio dallo Stato alla Regione Valle d’Aosta del Corpo dei Vigili del Fuoco è da ricondurre al 1994, quando l’allora governo Ciampi con legge finanziaria minacciò di ridurre le percentuali del riparto fiscale di due decimi. Una riduzione che avrebbe comportato un pesante taglio al bilancio della RAVA (circa ¼ dell’intero bilancio). La Regione a “compensazione” rilanciò e propose il mantenimento dei trasferimenti erariali dei 9/10 in cambio di assunzioni di nuove competenze, tra cui anche i Vigili del Fuoco, evitando il taglio delle risorse. Pertanto da subito la Regione ha impostato la trattativa con le organizzazioni sindacali, da cui ne è scaturita la legge regionale7/99 e il successivo accordo sindacale del 2001 per il transito del personale VVF del Corpo Nazionale alla RAVA. Una trattativa particolarmente sofferta e non senza tensioni tra il personale, che ha vissuto il distacco dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco come una vera e propria amputazione.
Si evidenzia infine che l’aumento delle risorse e degli investimenti, che la Regione ha “progressivamente stanziato per i suoi vigili del fuoco”, sono serviti alla copertura di nuove funzioni conseguenti alla regionalizzazione del Corpo e a nuovi servizi che la RAVA ha voluto assumere. Si pensi per esempio quelli aeroportuali e fino al 2006 il servizio antincendio al Tunnel del Monte Bianco.
Le rivendicazioni dei Vigili del Fuoco sono volte unicamente a far riconoscere e valorizzare la specificità dei Vigili del Fuoco Valdostani al pari dei Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale in rapporto agli equivalenti e specifici compiti istituzionali svolti. Obiettivo peraltro già raggiunto, e superato, dai colleghi vigili del fuoco della Provincia Autonoma di Trento, la quale non ritiene tale equiparazione un attacco alla propria Autonomia.
Pertanto i sindacati CONTINUERANNO a chiedere con forza e ad intraprendere tutte le azioni necessarie, affinché vengano riconosciute a tutti i componenti, appartenenti al ruolo del personale professionista dell'area operativa tecnica del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco, le stesse condizioni remunerative e normative previste nel contratto collettivo di lavoro appena siglato per il corrispondente Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Igor De Belli, segretario Funzione Pubblica CGIL Valle d'Aosta
Barbara Abram, segretario Funzione Pubblica CISL Valle d'Aosta
Ramira Bizzotto, segretario UIL FPL Valle d'Aosta
Claudio Albertinelli, segretario FP SAVT
Pierpaolo Gaia segretario FIALP SIVDER
Demis Martinod, vice-segretario Regionale del CONAPO
Articolo del 25/06/2018
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