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Taglio ai Patronati - Sara Desandré 'Un Taglio Gravissimo, Inaccettabile e Immotivato'


 “Un taglio strutturale di risorse al fondo Patronati, di oltre il 30%, va ben oltre ogni previsione negativa; è gravissimo, inaccettabile e immotivato” così Sara Desandé direttrice del Patronato Inca Cgil della Valle d'Aosta in merito al paventato taglio ai fondi per i patronati di tutta italia.

L'Inca Regionale, insieme a tutti i patronati del Paese, invita a firmare la petizione presso tutte le sedi del Patronato:

  • Aosta
  • Morgex
  • Chatillon
  • Verrès
  • Donnas

o online all'indirizzo

http://www.tituteliamo.it/inca-la-petizione-no-ai-tagli-ai-patronati/

“Se la Legge di Stabilità dovesse essere approvata così come è stato pubblicato dai principali quotidiani – continua la Direttrice dell'Inca Cgil Regionale - per i patronati si tratterebbe di una stangata che andrebbe a pregiudicare l'attività di assistenza e di tutela che questi istituti offrono in forma gratuita ai cittadini e cittadine ogni anno, così come prevede la legge 152 del 2001”.

La Petizione

"Il Governo taglia le risorse per i Patronati con gravi conseguenze sulla tutela dei diritti dei cittadini. Un taglio di 150 milioni di euro con la riduzione dell’aliquota allo 0,148% sul monte contributi dei lavoratori dipendenti, a fronte di un servizio che ogni anno fa risparmiare alla Pubblica Amministrazione 657 milioni di euro. Lo Stato sarà in grado di garantire gli stessi livelli di assistenza e servizi offerti dai Patronati alla collettività?

Con la legge di stabilità proposta dal Governo, si vuole fare cassa con i contributi sociali, mettendo le mani sui soldi dei lavoratori.

Questa proposta è inaccettabile!

A causa della riduzione dei fondi, i Patronati non potranno più garantire un servizio gratuito. L’uguaglianza d’accesso ai diritti sarà cancellata. È una grave mancanza di attenzione al Paese reale. La politica dovrebbe tagliare gli sprechi, non ridurre i diritti dei cittadini.
I CITTADINI chiedono al Governo una revisione del taglio, al fine di salvaguardare il servizio di pubblica utilità offerto dai Patronati, come
affermato dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 42/2000 e previsto dalla legge 152/2001".

“Ogni giorno si recano presso i nostri sportelli - conclude Sara Desandré - decine e decine di persone che vedono nel Patronato un punto di riferimento e professionalità per la tutela individuale. Altro che manovra espansiva, è un duro attacco senza precedenti ai diritti più elementari costituzionalmente garantiti, per tutti e, in particolare, per le fasce più deboli della popolazione".

In termini economici, il sistema dei patronati garantisce un risparmio annuo di 564 milioni di euro allo Stato.

Con la chiusura dei Patronati c'è il rischio che i servizi offerti oggi in modo gratuito, vengano erogati un domani a pagamento da altri soggetti.

Articolo del 03/11/2014

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