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Usurati in Pensione Anticipata… Ma il Tempo è Tiranno!


I lavoratori usurati, ovvero coloro che sono stati occupati in un'attività faticosa o pesante – tra cui il lavoro notturno per almeno 78 giornate – possono andare in pensione fino a cinque anni prima dell'età ordinaria, che al momento è pari a 66 anni e 3 mesi, se quest'anno maturano 35 anni di contributi.
I soggetti che rispettano questi requisiti devono presentare richiesta di riconoscimento del bonus dell'anticipo del pensionamento entro il prossimo 1° marzo; non si tratta della domanda di pensione, la cui erogazione resta subordinata alla successiva presentazione della domanda vera e propria.
I lavoratori notturni vanno distinti in due categorie: lavoratori a turni (notturni) e lavoratori che prestano attività per periodi di durata pari all'intero anno lavorativo (ossia non a turni).
Ai primi viene riconosciuto il beneficio della pensione anticipata se prestano la loro attività lavorativa per almeno 6 ore tra la mezzanotte e le 5 del mattino e per un numero minimo di 78 giorni all'anno. Invece, per i lavoratori turnisti che svolgono lavoro notturno per meno di 78 giornate all'anno i requisiti previsti sono incrementati rispettivamente di:
 

  • 1 anno per coloro che svolgono attività notturna per un numero di giornate all'anno compreso tra 72 e 77;
  • 2 anni per coloro che svolgono attività notturna per un numero di giornate all'anno compreso tra 64 e 71.


I lavoratori che prestano attività per periodi di durata pari all'intero anno lavorativo sono quelli che prestano la loro attività per almeno 3 ore nell'intervallo tra la mezzanotte e le 5 del mattino per periodi di di lavoro di durata pari all'intero anno lavorativo.
Il diritto alla pensione anticipata è subordinato a determinate condizioni. Infatti, si matura qualora una o più delle predette attività lavorative siano state svolte per un periodo di tempo pari a:
 

  • almeno 7 anni, compreso l'anno di maturazione dei requisiti di pensionamento, negli ultimi 10 di attività lavorativa per le pensioni aventi decorrenza entro il 31 dicembre 2017;
  • almeno la metà della vita lavorativa complessiva, per le pensioni aventi decorrenza dal 1° gennaio 2018.


Attenzione: un ritardo nella presentazione della richiesta di beneficio comporterà automaticamente lo slittamento in avanti della decorrenza della pensione pari a:
 

  • un mese, se il ritardo della presentazione è contenuto in un mese;
  • due mesi, se il ritardo della presentazione è compreso tra uno e due mesi;
  • tre mesi, se il ritardo della presentazione è di tre mesi e oltre.

Articolo del 21/02/2014

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