Vilma Gaillard: “Pandemia e ora anche la guerra. Aumentano le disuguaglianze sociali”
“Dall’inizio dell’anno sono oltre 200 i morti sul lavoro, e se ne sono contati 196 solo nel primo trimestre”. È l’incipit del discorso della segretaria generale Vilma Gaillard in occasione del 1ºMaggio, che ha avuto luogo a Verrès. La segretaria generale ha chiesto 1 minuto di silenzio per i morti sul lavoro, poi fa un’analisi a tutto tondo, partendo dai giovani e dalle donne, fino ad arrivare al precariato e all’aumento della povertà e delle disuguaglianze sociali. Dice Gaillard: “Quello di quest'anno poteva essere un Primo Maggio all'insegna della felicità per la possibilità di ritrovarsi tutti insieme - ovviamente sempre con le dovute precauzioni - perché la pandemia non è stata ancora debellata. C'erano tutti i presupposti perché fosse un 1º Maggio inteso proprio come Festa dei Lavoratori, quindi ritrovarsi tutti insieme in piazza, il grande concerto a Roma, la marcia per la pace , cortei nelle piccole realtà come la nostra. Una naturale volontà di ritrovarsi tutti insieme, un aspetto che ha da sempre caratterizzato la Festa dei Lavoratori. Quest'anno inevitabilmente il 1°Maggio è offuscato dalla forte preoccupazione della guerra in Ucraina. Ecco perché quest'anno marciamo per chiedere la pace".
La pandemia: uno tsunami sul mondo del lavoro e dell'economia
"Due anni di pandemia - sottolinea Vilma Gaillard - hanno sconvolto non poco il mondo del lavoro, creando ulteriore precariato, andando ad aumentare quelle divisioni sociali tra giovani, anziani, donne, tra chi aveva il lavoro fisso e chi no. É chiaro che la guerra non aiuta, ma blocca quel barlume di speranza di ripresa dell'economia, e del mondo del lavoro. Invece dobbiamo affrontare le conseguenze di una guerra, conseguenze principalmente economiche. In questo 1°Maggio si chiede che si lavori affinché vengano attivate tutte le diplomazie che consentano di porre fine alla guerra, in modo tale che il lavoro torni a essere al centro dell'attenzione del mondo politico , non solo a livello nazionale e regionale, ma anche internazionale. Che sia un 1°Maggio di pace , ma soprattutto di garanzia di stabilità nei confronti di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori. É necessario che vengano trovate formule giuste che non vadano ad alimentare ulteriormente il precariato, visto che purtroppo, ancora oggi rimane la formula utilizzata maggiormente sia nei giovani o per fronteggiare delle difficoltà (vedi l'elevata richiesta di lavoratori somministrati per esempio). Chiediamo che vengano assicurate stabilità e sicurezza. Il lavoro deve essere garantito, deve essere stabile e sicuro, in modo da dare ai lavoratori la possibilità di una progettualità".
Articolo del 01/05/2022
|