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Bilancio 2016 - Audizione in II Commissione di Cgil, Cisl, Savt e Uil


La Cgil, la Cisl, il Savt e la Uil sono state audite giovedì 12 novembre dalla II Commissione Consiliare "Affari Generali" in merito al bilancio 2016 e il triennale 2016/2018 della Regione.

"Nessuna documentazione ci è stata fornita dal Governo regionale – sottolineano i Sindacati - il Presidente della Giunta e l'Assessore alle Finanze ci hanno incontrato due volte ad ottobre, presentando soltanto a grandi linee le criticità economiche del bilancio e le riduzioni di 79 milioni di euro senza però consegnare nessun documento". Il disegno di legge del bilancio regionale è pervenuto alle OO.SS. dalla Commissione Consiliare per l'audizione.

La partecipazione economica della Valle d'Aosta alla riduzione della spesa pubblica nazionale inciderà per il 22,49% sul bilancio regionale, questo prelievo forzato "rappresenta un sacrificio non più sostenibile per le casse regionali e per la comunità valdostana. È quindi necessaria e urgente la riformulazione del patto di stabilità".

"In questo bilancio – continuano Cgil, Cisl, Savt e Uil – c'è carenza di progettualità e manca un progetto complessivo per poter programmare uno sviluppo sostenibile alla luce delle risorse presenti. Sono prioritari e fondamentali gli investimenti su: welfare/assistenza, istruzione e sanità ; restiamo contrari all'introduzione di ulteriori ticket sanitari e chiediamo la costruzione di un piano speciale e straordinario per il lavoro, con l’obiettivo di ridurre le problematiche sociali ed economiche che interessano quote sempre più rilevanti dei valdostani".

Vanno quindi definite nuove priorità di sviluppo e nuove politiche degli incentivi pubblici attraverso l'utilizzo mirato dei fondi di rotazione regionali per l'aiuto alle piccole e medie imprese, in particolar modo nel settore terziario, artigianale e turistico, per garantire l'occupazione attuale e il rilancio di questi settori.

Per quanto riguarda la situazione dei trasporti "Abbiamo chiesto di garantire l'accessibilità del nostro territorio con scelte chiare su settori fondamentali quali il trasporto pubblico locale, le Ferrovie, l’Aeroporto e gli impianti a Fune che vedono, invece, una progressiva riduzione degli investimenti pubblici. Ribadendo la nostra ferma opposizione per la paventata chiusura della linea Aosta-Pré St Didier. Trasporti e infrastrutture costituiscono volani importanti per la crescita economica e sono elementi indispensabili per incrementare i settori turistico, industriale e commerciale".

Uno dei tanti problemi irrisolti resta il rilancio del sistema occupazionale idraulico-forestale per il quale occore trovare una soluzione che dia nuovo impulso al settore.

"Riteniamo indipensabile, infine – concludono le organizzazioni sindacali - uno specifico intervento per le politiche giovanili che crei nuova occupazione in Valle d’Aosta, attraverso l’immissione di risorse economiche per nuovi investimenti finalizzati ad uno sviluppo sostenibile, attingendo nuove risorse non solo attraverso i fondi europei.
Ulteriori sacrifici su capitoli di spesa essenziali, come istruzione, welfare e sanità sono socialmente insostenibili alla luce di una crisi economica senza precedenti che colpisce la nostra regione".  

Articolo del 14/11/2015

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